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Il rischio concreto è che, tra poche settimane, Prato si trovi ancora più isolata di quanto non lo sia già dal punto di vista dei collegamenti ferroviari. Con l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario, fissata per il 14 dicembre, non sarà più possibile raggiungere direttamente Roma o Milano. Chi vorrà servirsi degli Eurostar dovrà per forza di cose recarsi a Firenze o a Bologna. Ma anche in questo caso non sono tutte rose e fiori. Proprioi ieri, infatti, a Palazzo Vestri l’assessore provinciale ai Trasporti, Antonio Napolitano, ha incontrato i rappresentanti del Comitato Direttissima e una delegazione dei pendolari, preoccupati per la riduzione dei collegamenti verso il capoluogo emiliano.“L’eventuale contrazione dei servizi provocherebbe seri problemi per i nostri cittadini che ogni giorno si recano a Bologna per motivi di studio o di lavoro – sottolinea Napolitano – Siamo di fronte a motivi di preoccupazione più che giustificati. Per questo la Provincia è decisa a sostenere le loro richieste e a fare pressing su Regione e Ferrovie. Con la Regione del resto su questo fronte il dialogo è aperto”. Provincia e pendolari resteranno in stretto contatto. “L’assessore Napolitano ha dimostrato sensibilità rispetto alle nostre esigenze – commenta Stefano Nannicini del Comitato – contiamo di rivederci prima del 7 novembre per fare di nuovo il punto sulla situazione”.Secondo il Comitato Direttissima con il nuovo orario il primo treno da Prato per Bologna transiterebbe alle 6.17, il successivo alle 7.43 con arrivo a Bologna alle 8.50. La Regione Toscana starebbe lavorando a un’ipotesi per fare arrivare il Regionale Firenze- Vernio del mattino fino a San Benedetto Val di Sembro, in coincidenza con il San Benedetto-Bologna delle 7.25. Le richieste dei pendolari sono molto chiare: collegamento che garantisca l’arrivo da Prato a Bologna entro le 8 e dieci, treni cadenzati ogni 30 minuti nella fascia oraria 6 – 8 e 17-20. “La Regione Emilia Romagna fornisce già un servizio simile e ha garantito con il nuovo orario che fornirà questo servizio da Bologna fino a San Benedetto Val di Sambro – sostiene Stefano Nannicini – La nostra proposta per evitare il congestionamento della stazione e della linea è prolungare fino a Prato il servizio della Regione Emilia. I cittadini di Prato che ad oggi usano l’Espresso ed il Regionale del mattino oscillano tra i 300 ed i 600 ogni mattina – prosegue Nannicini – Non riteniamo economicamente e logisticamente attuabile che i cittadini dell’area pratese debbano recarsi a Firenze per utilizzare il servizio Alta velocità”.