Una discarica a cielo aperto di plastica, computer, condizionatori, ma anche un rifugio per chi non ha un tetto e per chi vuole spacciare senza essere disturbato, l'ex fabbrica Bigagli in via Ferraris è un insieme di degrado sporcizia e pericolo. E i residenti, ancora una volta, fanno sentire forte la loro protesta.
“Da anni denunciamo questa situazione – raccontano gli abitanti della zona – ma purtroppo nessuno sui muove e assistiamo ad un continuo peggioramento”. Qualche anno fa l'amministrazione ha smantellato tutta la copertura in amianto, ma da allora non sono stati fatti più interventi all'interno dell'immenso spazio che un tempo ha ospitato le officine da cui sono usciti telai venduti in tutto il mondo.
“Qui dentro – denuncia il parroco delle Badie Petre Tamas – ci vivono delle persone in condizioni disumane, qualcuno ha trovato anche rifugio all'interno della cabina elettrica. A questo si aggiunge un problema ambientale che deve essere assolutamente affrontato”.
Effettivamente in quello che è rimasto degli uffici e degli appartamenti appartenuti alla famiglia Bigagli, si trovano bombole del gas, vecchi computer e rifiuti di ogni genere: pozzi e tombini sono pieni di immondizia. Un degrado che si respira ovunque: vetri rotti, materassi sparsi, resti di cibo, scarpe e vestiti abbandonati. “Nelle notti d'inverno – continuano i residenti – si vede il fumo uscire dai capannoni; i disgraziati che vivono qui cercano di scaldarsi bruciando rifiuti, ma non si rendono conto che basta una scintilla a creare un incendio di proporzioni gigantesche”.
Se l'interno della struttura, di proprietà di due immobiliari, è una discarica, anche l'esterno non è meglio: le piante che nessuno più taglia e cura spingono contro il muro di recinzione che a fatica sopporta il peso degli alberi. “Sono già intervenuti i pompieri per cercare di mettere in sicurezza il muro tagliando i rami che escono – spiegano gli abitanti – ma è passato molto tempo e la natura ha ripreso il sopravvento”. Lungo il muro corre la ciclabile e un crollo di un ramo o del muro potrebbe creare gravi problemi di sicurezza.
E a proposito di sicurezza chi vive in via Ferraris è preoccupano per l'escalation di furti che si sono verificati negli ultimi mesi. “Dall'interno delle ex officine è facile controllare quello che succede nelle abitazione dei palazzi e così appena i proprietari escono entrano in azione i ladri, per non parlare dei finestrini rotti alle macchine durante la notte”. I residenti chiedono anche che la struttura venga chiusa; una parte del muro è crollata creando un comodo passaggio per chi vuole entrare.
“Purtroppo – continuano gli abitanti – quell'ingresso è utilizzato anche dai ragazzini che organizzano prove di coraggio, l'ultima volta sono stati minacciati con i coltelli da due spacciatori”.
L'amministrazione tramite l'assessore Filippo Alessi chiarisce che ha le mani legate: “E' una proprietà privata, per cui non possiamo intervenire”.
Le ex Bigagli rifugio per sbandati e discarica a cielo aperto: “Situazione insostenibile”. Le foto del degrado
I residenti delle Badie tornano a denunciare la situazione del complesso di via Ferraris: "Grave problema ambientale e sociale, nessuno fa niente". Il Comune: "E' proprietà privata, non possiamo intervenire"
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alessandra agrati
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