La fotografia dei nove anni di attività del "Piano lavoro sicuro” ritrae una situazione in deciso miglioramento, soprattutto per quanto riguarda il distretto di Prato.
Le aziende trovate in regola dal 2014 ad agosto 2023, sono triplicate, spostando abbondantemente il piatto della bilancia a favore di quelle in regola. I dati sono stati elaborati dall'Asl Toscana Centro, e verranno presentati nei dettagli in occasione dell'anniversario del rogo del Teresa Moda il prossimo 1 dicembre.
In un primo incontro con l'amministrazione di Prato, gli altri sei comuni della Provincia, le associazioni di categoria e i sindacati, è emerso anche che nel corso degli ultimi otto mesi di controlli, le sanzioni elevate hanno superato il milione di euro, nei nove anni complessivamente hanno raggiunto i 25 milioni. Cifre che, in parte, possono coprire i costi dell'operazione che ormai è giunta nella fase 4, cioè quella ordinaria. Interessante notare anche come, le contestazioni per gli impianti elettrici non a norma sono passate da un numero a due cifre a meno dell'1%, dimezzati i fogli di prescrizione e diminuite di oltre il 48% le notizie di reato. Per quanto riguarda il fenomeno dei dormitori, si assiste a una notevole contrazione rispetto all'inizio del progetto, tuttavia quest'anno se rapportato con l' inizio della fase 4 (1 dicembre 2021 con fine al 31 dicembre 2023) si registra un incremento percentuale dell'1,6%. Dati, complessivamente in linea con quelli rilevati nell'area di competenza dell'Asl Toscana Centro. Confezioni e pronto moda restano le tipologie di produzione più controllate . Alla luce di questo quadro, durante l'incontro, è anche stato evidenziata la necessità di continuare a insistere sulla strada dei controlli e della formazione: risultati buoni, ma la strada da fare è ancora tanta.
Lavoro sicuro: crescono le aziende in regola, ma la strada è ancora lunga
Il primo dicembre, in occasione dell'anniversario del rogo del Teresa Moda, saranno presentati i dati dei controlli. Intanto in un incontro con amministrazioni, associazioni di categoria e sindacati è emerso che nel 2023 in nove mesi di attività, le sanzioni hanno superato il milione di euro
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