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Lavoro, i numeri della crisi: meno contratti, crollo del tempo indeterminato


Redazione


Numeri impietosi quelli che fotografano il mercato del lavoro a Prato: meno persone iniziano a lavorare, ci sono un quarto di nuovi contratti a tempo indeterminato in meno rispetto all’anno precedente, il settore tessile da solo ha perso più di 1.100 posti di lavoro. L’analisi dell’Osservatorio del mercato del lavoro della Provincia, gestito da Asel per la prima volta, analizza questi numeri non solo su base quantitativa, ma anche qualitativa. I ricercatori hanno lavorato su un sistema complesso di banche dati, facendo riferimento in maniera specifica alle COB, ovvero alle comunicazioni obbligatorie degli avviamenti e delle cessazioni di rapporti di lavoro.Dunque non è soltanto l’aspetto quantitativo ma anche quello qualitativo a preoccupare. Se consideriamo il tipo di contratto l’analisi evidenzia che quello a tempo indeterminato, rispetto al 2007, diminuisce di oltre il 25% mentre cresce del 6,24% del tempo determinato. Nel 2008 gli avviamenti a tempo indeterminato sono stati il 38% (14.164) a fronte del 44,9% del 2007 (18.929). Guardando al tempo determinato si osserva una percentuale del 41,9 % (15587) nel 2008, a fronte di un  34,8% del 2007. Sulle altre tipologie il trend negativo è generalizzato: calano  del 22,37% quello interinale, del 16,62%  quello a progetto e del 10% l’apprendistato.Gli esperti sono preoccupati e denunciano il calo delle “movimentazioni”, segno indiscutibile della contrazione del lavoro. Sul fronte avviamenti il 2008 evidenzia una contrazione rispetto al 2007 di 4991 contratti. Sono infatti complessivamente 37.194 gli avviamenti al lavoro registrati nel 2008 nella provincia di Prato (17.657 riguardano uomini e 19.537 si riferiscono a donne).  Lo scorso anno gli avviamenti sono stati 42185. I contratti part time sono stati 4.677 per gli uomini e 8.305 per le donne. A confronto con il 2007 questi numeri fanno registrare il segno meno generalizzato: -12% gli avviamenti degli uomini rispetto al 2007, -11% quelli delle donne e sono il 3,3% in meno anche gli avviamenti part time degli uomini, unico dato di poco positivo è il part time delle  donne con l’1,6% in più. Il saldo annuale complessivo resta ancora positivo di circa 956 contratti. E’ una ben magra consolazione. Lo scorso anno il saldo positivo raggiungeva quota 4554.Il saldo avviamenti- cessazioni è negativo nei comparti tessile (-1118), maglieria (-133), costruzioni (-172). Positivo per l’abbigliamento (+456), i servizi alle imprese (+ 355) e quelli alla persona (+379). Reggono il settore pubblico, la scuola, il commercio e la ristorazione che – tutti insieme – mettono in evidenza un saldo positivo di 1190 contratti. Va tenuto però conto che dentro questi dati ci sono contratti ripetuti alla stessa persona per tempi brevi (es. supplenze nella scuola, e ristorazione legata ai catering). Un focus sull’abbigliamento dice che l’87% de contratti attivati riguardano cittadini cinesi. Di questi il 66% sono part time (forse un trucco per corpire il tempo pieno, come teme l’assessore provinciale al lavoro Paola Giugni).
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Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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