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Lavori fermi al Palazzo di giustizia, servono più soldi ma l’ingresso principale potrebbe riaprire


L'aumento delle materie prime ha bloccato il progetto e intanto all'esterno degli uffici giudiziari aumenta il degrado. In attesa di capire l'ammontare delle ulteriori risorse, si pensa alla riapertura dell'ingresso principale


Redazione


Per il restyling dell'esterno del Palazzo di giustizia di Prato c'è da aspettare ancora. Tutta colpa dei soldi: finiti, e neppure bastati, i 350mila euro stanziati dal ministero della Giustizia per l'appalto. Il cantiere, come documentato nei giorni scorsi  (leggi), è fermo ormai da tanti mesi e solo ieri si è rivisto qualcuno. Si sono rivisti i responsabili dei lavori che, in attesa di capire se arriveranno altre somme per completare il progetto, hanno verificato la possibilità di riaprire il vialetto esterno che costituisce l'ingresso principale all'edificio. Fattibile? Vedremo. Fatto è che sarebbe già un passo in avanti perché si ridurrebbe il degrado dato da un cantiere in stato di abbandono all'interno del quale non è neppure possibile tagliare l'erba con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.

Intanto dalla consegna del cantiere alla Arco, la società che si è aggiudicata l'appalto, sono passati ventisei mesi e ne sono passati diciotto dall'incontro tra la ditta e il Provveditorato interregionale per le opere pubbliche nel quale si stabiliva che i lavori, già fermi, dovevano ripartire. Ripartiti sì ma dopo poco nuovamente stoppati.
L'aumento delle materie prime avrebbe creato difficoltà alla ditta e per dar corso al progetto che prevede la riorganizzazione degli ingressi, l'incremento del sistema di videosorveglianza e controllo e la realizzazione della nuova guardiania (oltre ad una scala di sicurezza non prevista in origine ma imposta dai vigili del fuoco), servono più soldi di quelli inizialmente previsti.
Si tratta di capire esattamente a quanto ammonta l'aggiunta economica ed entro quanto, eventualmente, potrà essere stanziata.

L'immobile è di proprietà del Comune ma il cantiere è competenza del ministero attraverso il Provveditorato. Ad aprile scorso il viceministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, aveva garantito che entro poche settimane sarebbe stato in grado di fare il punto e nel giro di poco tempo di rimettere in moto i lavori. Ad oggi, l'unica cosa che si è mossa, è consistita nella tappa dei tecnici che ieri hanno fatto il sopralluogo per verificare la possibilità di riaprire l'ingresso principale. Per il resto rimane il punto interrogativo.

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(N° 4 del 14/02/2009)
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Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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