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"Facile dire smart working quando una partita Iva come me si trova di fronte ostacoli apparentemente banali ma che diventano montagne da scalare". Daniela Vizia è una libera profesisonista che abita a Santa Lucia, in via del Borgo. Si occupa di social media e quindi per lavorare ha bisogno di un computer e di una linea adsl. Da dieci giorni, però, è entrata in un tunnel senza uscita.
"Purtroppo martedì 13 ottobre qualcuno ha tagliato i fili del mio telefono – dice -. Non so se è stato un atto vandalico oppure un incidente con un camion, fatto sta che da quel momento non ho più avuto la possibilità di usare internet a casa, dove lavoro in smart working".
Il problema è stato subito segnalato a Tim ma qui arriva il bello. "Sono passati dieci giorni – prosegue Daniela Vizia – e non solo il problema non è stato risolto ma nel frattempo parlando quasi ogni giorni con il call center ho trovato una brillante selezione di umoristi: c'è l'operatore che mi ha detto che non devo lavorare da casa perchè la mia è una linea residenziale e che devo mettere la linea business, un altro ha chiesto di richiamarlo dal fisso e non dal cellulare, altri ancora sollecitano e sparano date a casaccio. Intanto io non posso lavorare se non con fatica utilizzando 10 ore al giorno il mio smartphone come router. Utilizzo programmi di analisi e programmazione troppo pesanti per essere gestiti dallo smartphone; per non sprecare tempo – e fare comunque il mio lavoro – sto lavorando su tutte quelle cose che non prevedono inizialmente la fase online: dalla scrittura degli articoli di blog, ai report alle analisi e strategie. Però non è una cosa che posso reggere per molto ancora".
La soluzione sembrava essere trovata quando a Daniela è stata fornita la data di oggi 23 ottobre come giorno entro il quale sarebbe stata fatta la riparazione: "Peccato, però, che ad ora non ho ricevuto nessuna telefonata dal tecnico per indicarmi l'orario e ormai la mattinata è andata persa. Quando si parla di lavoratori e covid bisognerebbe considerare anche quanto la mediocrità di certi servizi crea ulteriore perdita di lavoro".
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