Il suggestivo videomapping sulla storia della città proiettato stasera sulla facciata della cattedrale, ha regalato grandi emozioni al pubblico di piazza Duomo e fatto dimenticare l’assenza dei fuochi d’artificio come consueta chiusura dei festeggiamenti per l’8 settembre. Il cantiere di restauro della chiesa ha reso incompatibile lo spettacolo pirotecnico, ma il suo sostituto, voluto dal Comune, è stato all’altezza della serata di festa. Le scenografiche immagini sul passato e sui personaggi della città, sono state molto gradite dal pubblico che ha più volte applaudito sottolineando in particolare l’omaggio a Paolo Rossi a 40 anni dal mondiale vinto. Tanta la commozione quando è stato proiettato il volto del vicesindaco Luigi Biancalani, scomparso pochi giorni fa dopo una lunga malattia.
Avvenimenti tragici e felici, rinascita, tradizione, cultura, telai che viaggiano a pieno ritmo, passaggi storici antichi e recenti, i volti dei personaggi che hanno fatto grande la città, hanno avvolto la facciata del Duomo accompagnati dalla musica e preceduti poco prima da dei giochi di fuoco sul sagrato.
Un modo magico per festeggiare l’edizione del ritorno alla normalità con il Corteggio storico che dopo due anni di stop a causa della pandemia, è tornato lungo le strade del centro città. Una quindicina i gruppi che hanno sfilato e che poi si sono esibiti in piazza Duomo. Si è trattato soprattutto di realtà locali. Tra i più graditi l’Opus band e i trampolieri Bianche presenze.
Presente il presidente della Regione, Eugenio Giani che ha preso parte insieme al sindaco Biffoni e ai tre testimoni all’Ostensione del sacro cingolo mariano dal pulpito del Duomo.
Stasera ha debuttato anche il rinnovato corpo dei valletti comunali dopo il bando per selezionare nuovi ingressi. Tra loro, per la prima volta nella storia della città, ci sono due donne, Barbara Barbetti e Benedetta Mattei, 48 e 19 anni.
La prima risiede a Prato da pochi anni ma ama le rievocazioni e i gruppi storici; la seconda è nata e cresciuta a Prato. Aveva solo due mesi quando ha partecipato al suo primo corteggio storico grazie al forte attaccamento dei genitori per questa tradizione cittadina. Entrambe, oggi, contribuiscono a scrivere una nuova pagina di questa lunga storia e sono pronte ad andare fino in fondo. Si comincia dai vestiti. Quest’anno sono necessariamente maschili e con scarpe molto più grandi del loro piede. Dal prossimo anno si cambia: il tocco femminile sarà ben visibile anche da lontano.
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