Continua la protesta da parte del sindacato Si Cobas per regolarizzare i dipendenti delle aziende tessili gestite da cinesi. Questa mattina 20 novembre, in Prefettura è stato convocato un tavolo tra i sindacati e i titolari di una stamperia di Montemurlo che però non si sono presentati all’incontro. “Abbiamo chiesto l’intervento del prefetto – ha spiegato Luca Toscano di Si Cobas – per cercare di ripristinare condizioni di lavoro legittime: qui si lavorava per 7 giorni su 7, 14 ore al giorno senza straordinario né ferie e malattia. Sistematicamente tutti i diritti dei lavoratori vengono calpestati. In questo caso lo stipendio era 900 euro al mese e una parte doveva essere restituito”.
In occasione dell’incontro il sindacato ha anche chiesto interventi più mirati sulle aziende gestite da cinesi “Se centinaia di lavoratori – continua Toscano – lavorano in condizioni di schiavitù è perché qualcuno si è girato dall’altra parte, si sta facendo poco. E lo dimostra il fatto che venerdì scorso durante un controllo in un’ azienda cinese, il titolare è stato solo multato, mentre i lavoratori irregolari sono stati espulsi. E’ indegno”.
Diversa la posizione della Prefettura “La materia – ha spiegato la prefetta Rosalba Scialla – è di competenza dell’Ispettorato del lavoro, ho chiesto al sindacato di presentare specifiche denunce, io mi farò portavoce verso gli ispettori, anche per quanto riguarda la richiesta di più controlli è necessario circostanziare le accuse in modo da fare interventi mirati. Ho anche consigliato al sindacato di tutelare i lavoratori senza però scegliere proteste violente che non portano a nessun risultato”.
Di fatto l’incontro di oggi non ha prodotto nessun tipo di risultato, visto che mancava la controparte. “Non ci resta – ha commentato Toscano – che continuare a scioperare”.