Da scenografo per le riviste del Buzzi, a scrittore; Stefano Caprilli sabato 1 dicembre presenta “Un pratese nel sacco” edito dalla casa editrice pratese Piano B. Ispirato all’ultima rivista “L’andò come l’andette”, il libro è ambientato nella Prato del 1518, esattamente 500 anni fa. “L’idea – spiega l’autore – è nata immediatamente dopo l’ultima replica, ma lo spunto definitivo è arrivato solo nell’estate del 2017. E’ servito un anno di lavoro, contrariamente a quanto pensavo quando ho cominciato a scrivere. Credevo che fosse molto semplice prendere il copione di quella Rivista e farlo diventare un libro, ma non è stato così, è stato decisamente più complicato”.
Tutto parte dal ritrovamento di un antico manoscritto da parte dell’autore/protagonista, che scatena una sorte di sindrome di Stendhal. Nella Prato rinascimentale incontrerà curiosi personaggi alcuni dei quali sono gli stessi di quelli della rivista e si troverà invischiato in situazioni bizzarre ed esilaranti, che però susciterà raffronti storici tra le due epoche.
Non mancano alcuni rigorosi riferimenti storici che porteranno il lettore a immaginarsi la città in quel tempo. “Tutti – spiega Caprilli – hanno sempre sognato, almeno una volta nella vita, di poter viaggiare nel tempo e questo libro offre l’opportunità di farlo. Ho cercato di far trascorrere al lettore un po' di tempo in allegria, come sinteticamente riporta il sottotitolo cinque secoli in du’ ore.”
Il libro sarà presentato alle 18 nel Ridotto del Politeama.
La rivista del Buzzi “L’andò come l’andette” diventa un libro
Stefano Caprilli presenta il 1 dicembre al Ridotto del Politeama "Un pratese nel sacco", un salto nel tempo nella Prato del 1518 dove il protagonista vive situazioni bizzarre agli occhi di un uomo del XXI secolo
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Edizioni locali: Prato