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La progettazione delle case popolari mai realizzate a Pizzidimonte e Galcetello dovrà pagarla il Comune


Epp ha rimesso il conto al Comune. Oggi l'accordo transattivo per evitare la causa. I due interventi avrebbero permesso la costruzione di 58 alloggi popolari ma le proteste di chi risiedeva in entrambe le zone, e ragioni tecniche "imprevedibili" hanno costretto alla rinuncia


Redazione


La rinuncia alla costruzione delle case popolari a Galcetello e a Pizzidimonte, costerà cara alle casse comunali. Per la precisione quasi 217mila euro. E' la somma su cui il Comune e l'Epp, gestore dell'edilizia sociale, hanno trovato un accordo per mettere fine alla controversia che vede contrapposti i due enti da qualche anno. Epp infatti, ha anticipato i costi relativi alla progettazione dei due interventi per un totale di quasi 237 mila euro più Iva e ha presentato il conto al Comune per essere rimborsata. Poco importa se quelle case sono rimaste sulla carta. La carta, appunto, è stata fatta e va pagata. Ne è nata quindi una controversia che ha coinvolto anche i rispettivi avvocati fino a che non si è arrivati a un accordo per evitare le carte bollate.
I due interventi di edilizia popolare sono stati approvati nel 2014 con previsioni urbanistiche già vigenti. A Galcetello erano previsti due edifici da 24 alloggi l'uno mentre a Pizzidimonte 10 appartamenti. Entrambi gli interventi si sono arenati poco dopo incontrando l'opposizione di chi abita a Galcetello e a Pizzidimonte con tanto di raccolta di firme. Nessuno, in sostanza, voleva alloggi popolari acacnto a casa.
Nei documenti ufficiali si indicano ragioni tecniche. Il Comune le definisce “impedimenti imprevedibili” nella determina con cui dà il via libera alla transazione con Epp e che specifica essere legati alla riclassificazione della pericolosità idraulica. Nel 2018, dunque la Regione ha preso atto della situazione e ha cancellato i due interventi. Quello di Pizzidimonte è stato sostituito dalla sistemazione dell'ex Magnolfi tra via Gobetti e via della Fonderia.
Le spese però sono rimaste da pagare. A saldare i conti ci penseranno le casse comunali. Per la collettività il costo è doppio perché dovrà pagare per un servizio di cui non ha potuto usufruire nonostante l'emergenza casa.

(e.b.)
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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