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La messa in piazza col vescovo e i fuochi d’artificio hanno chiuso “Sognando San Michele…”


Due appuntamenti inediti per celebrare in chiave anti Covid il traguardo raggiunto dalla festa. Ieri la serata conclusiva della tre giorni di eventi dedicati ai 40 anni di continuità della manifestazione


Redazione


Appuntamento finale ieri, martedì 29 settembre, con “Sognando San Michele..”, la tre giorni di eventi per celebrare i 40 anni di continuità della Festa di San Michele. La manifestazione si è chiusa con la santa messa in piazza celebrata dal vescovo Fausto Tardelli, insieme al parroco Elia Matija, che ha benedetto gli stendardi dei 4 rioni e il ciuco presente a simboleggiare il Palio, oltre che con i fuochi d’artificio dedicati al Santo patrono: entrambi due appuntamenti inediti, tenutisi per la prima volta, che hanno visto la partecipazione di tanti carmignanesi, riuniti, nel rispetto delle misure di sicurezza anti Covid, in piazza Vittorio Emanuele II.
“Sognando San Michele…” ha animato il centro storico di Carmignano anche sabato 26 e domenica 27 settembre, prendendo il posto quest’anno della tradizionale festa che vede i 4 rioni del paese – Bianco, Celeste, Giallo e Verde – sfidarsi a colpi di Teatro in strada e Palio dei ciuchi, saltata a causa dell’emergenza Covid. Il Comitato organizzatore ha voluto però dar vita ugualmente ad un evento per celebrare l'importante traguardo raggiunto dalla manifestazione, che è dal 1980 che si svolge senza interruzioni (sebbene le sue origini siano più antiche).
"Non era il San Michele, non poteva e non voleva esserlo, infatti gli abbiamo dato un nome diverso – spiega la presidente del Comitato organizzatore Silvia Borsi –. L’idea era quella di creare un’occasione per ritrovarsi in piazza, nel rispetto delle regole, dopo il difficile periodo del lockdown e di dar vita ad un momento per ripercorrere la storia della nostra festa: per guardare insieme al suo passato, rendendo omaggio a coloro che prima di noi si sono impegnati per tramandare questa tradizione, e sognare il suo futuro. Anche perché a Carmignano non può esserci settembre senza vivere le emozioni del San Michele. L’appuntamento adesso è al 2021".
L’esperimento è riuscito perché nei tre giorni di celebrazioni si è potuto respirare lo spirito del San Michele, anche se in modo diverso dal solito. Grande successo per la mostra fotografica, allestita negli spazi delle ex cantine Niccolini, che racconta attraverso le immagini di 4 decenni i 40 anni della festa, così come per il libro che raccoglie gli scatti, pubblicato per l’occasione. Per immergersi nell’atmosfera del San Michele erano inoltre presenti in piazza gli abiti più belli delle sfilate del Teatro in strada e i carretti con le scenografie creati dai rioni, mentre nello spazio della sala consiliare era possibile lasciarsi affascinare dalle suggestive videoproiezioni. Molto apprezzate le esibizioni del Gruppo storico di Carmignano – che festeggia 10 anni di attività – e la presenza dei ciuchi, amatissimi dai più piccoli. Il ricavato della manifestazione sarà devoluto in beneficenza alle associazioni del territorio per il sostegno alle persone in difficoltà.
Edizioni locali: Comuni Medicei
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