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Uno sguardo alla parte tecnica per capire cosa significa mettere in moto la rivoluzione verde nel campo della mobilità. Le batterie del mezzo sono posizionate sul tetto del veicolo e, in caso di batterie supplementari, in coda. I kw sono 243 che permettono un'autonomia di 150-180 chilometri di percorrenza. Una variabile legata alla stagione e alle condizioni meteo. Ricaricarlo non è semplice. Basti pensare che nelle abitazioni la potenza massima a disposizione è di 3,3 kw. "Ieri sera abbiamo messo al buio Le Badie (dove si trova il deposito Cap, ndr) per ricaricare il bus". E' solo una battuta dei tecnici per far capire quanta strada ci sia ancora da fare per vedere realizzato il sogno di una mobilità elettrica. C'è poi il capitolo costi. Un autobus del genere costa oltre 500mila euro, il doppio di un mezzo inquinante ma con una resa minore. Inutile dire che il sostegno delle istituzioni pubbliche è basilare per centrare l'obiettivo.
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Zero emissioni, zero rumore, 100% elettrico e capienza massima di 88 passeggeri. Prato tocca con mano il sogno di una mobilità pubblica ecosostenibile grazie a E-Citaro, il bus elettrico che Mercedes ha affidato a Cap per 12 giorni di test in strada. L'esordio in città, stamani 30 gennaio, in piazza Duomo. Un'opportunità per conoscere da vicino la mobilità a energia verde e capire quali e quanti investimenti sono necessari per dare il via a questa svolta a impatto zero. Il mezzo sarà utilizzato gratuitamente per le linee urbane di Prato e sarà protagonista anche di alcuni eventi in città che riguarderanno le scuole del territorio, i professionisti, le istituzioni e le associazioni culturali.

In sostanza E-Citaro aprirà la strada al dibattito sulla mobilità del futuro. "Va creata una rete capace di offrire un importante approvvigionamento di elettricità, la manutenzione dei mezzi e anche dei servizi dedicati. – spiega Giuseppe Gori, presidente di Cap – In questi 12 giorni apriremo il dibattito a bordo di questo mezzo. Ringrazio Mercedes per questa opportunità, Legambiente, gli ordini professionali e la scuola per la disponibilità a gestire insieme le idee che nasceranno per il futuro".

In sostanza E-Citaro aprirà la strada al dibattito sulla mobilità del futuro. "Va creata una rete capace di offrire un importante approvvigionamento di elettricità, la manutenzione dei mezzi e anche dei servizi dedicati. – spiega Giuseppe Gori, presidente di Cap – In questi 12 giorni apriremo il dibattito a bordo di questo mezzo. Ringrazio Mercedes per questa opportunità, Legambiente, gli ordini professionali e la scuola per la disponibilità a gestire insieme le idee che nasceranno per il futuro".

Uno sguardo alla parte tecnica per capire cosa significa mettere in moto la rivoluzione verde nel campo della mobilità. Le batterie del mezzo sono posizionate sul tetto del veicolo e, in caso di batterie supplementari, in coda. I kw sono 243 che permettono un'autonomia di 150-180 chilometri di percorrenza. Una variabile legata alla stagione e alle condizioni meteo. Ricaricarlo non è semplice. Basti pensare che nelle abitazioni la potenza massima a disposizione è di 3,3 kw. "Ieri sera abbiamo messo al buio Le Badie (dove si trova il deposito Cap, ndr) per ricaricare il bus". E' solo una battuta dei tecnici per far capire quanta strada ci sia ancora da fare per vedere realizzato il sogno di una mobilità elettrica. C'è poi il capitolo costi. Un autobus del genere costa oltre 500mila euro, il doppio di un mezzo inquinante ma con una resa minore. Inutile dire che il sostegno delle istituzioni pubbliche è basilare per centrare l'obiettivo.
E.B.
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Edizioni locali: Prato