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Ritardi, treni cancellati o super affollati sono diventati la norma nella trattata Firenze-Pistoia e viceversa. Da inizio ottobre, per studenti e pendolari, un viaggio che al massimo dovrebbe durare 35 minuti ormai sfiora l’ora. A questo si aggiunge che l’abbonamento ha subito un rincaro nell’ordine dei 3 euro. Variazioni di orari e cancellazioni vengono annunciati a pochi minuti dalla partenza. L’ultimo in ordine di tempo il treno 18503 Viareggio-Firenze dopo uno stop per almeno 15 minuti alla stazione di Prato è stato annullato, come si legge nella pagina Facebook creata dai pendolari Viareggio-Firenze “perché il sovraffollamento sui convogli era tale che il capotreno ha dovuto chiedere l’intervento della Polfer”. Stessa sorte per il 18227 in partenza da Firenze e diretto a Prato. Altri hanno viaggiato con 25 minuti di ritardo uno addirittura è stato cancellato alla stazione di Rifredi quando la destinazione era Santa Maria Novella, così i pendolari hanno dovuto aspettare la coincidenza in arrivo da Grosseto.
Tra le lamentele riportate anche la mancanza di comunicazione da parte del personale, per cui spesso i pendolari restano bloccati senza saper il motivo. Una situazione che è diventata ingestibile e cosi Alessandro Capecchi, conigliere regionale di Fdi e vicepresidente della commissione trasporti, ha presentato un’ interrogazione urgente all’assessore ai trasporti Stefano Baccelli “per conoscere i motivi per cui in questi giorni si sono registrati più disagi del solito nei pressi, soprattutto, del nodo ferroviario fiorentino e chiederemo inoltre una nuova audizione di Trenitalia in Commissione trasporti.”
Trenitalia, in merito al disguido relativo al treno precisa: “Una delle porte del convoglio durante la notte è stata vandalizzata, il personale si è accorto al momento della partenza dal capolinea che una delle ante non chiudeva. La riparazione è durata circa una ventina di minuti, così i passeggeri si sono riversati sul primo convoglio che è passato, sommandosi ai viaggiatori già presenti. Arrivato a Prato Centrale è stata raggiunta la massima capienza quindi, chi doveva salire, è stato dirottato su quello in ritardo, che viaggiava quasi vuoto”.
Tra le lamentele riportate anche la mancanza di comunicazione da parte del personale, per cui spesso i pendolari restano bloccati senza saper il motivo. Una situazione che è diventata ingestibile e cosi Alessandro Capecchi, conigliere regionale di Fdi e vicepresidente della commissione trasporti, ha presentato un’ interrogazione urgente all’assessore ai trasporti Stefano Baccelli “per conoscere i motivi per cui in questi giorni si sono registrati più disagi del solito nei pressi, soprattutto, del nodo ferroviario fiorentino e chiederemo inoltre una nuova audizione di Trenitalia in Commissione trasporti.”
Trenitalia, in merito al disguido relativo al treno precisa: “Una delle porte del convoglio durante la notte è stata vandalizzata, il personale si è accorto al momento della partenza dal capolinea che una delle ante non chiudeva. La riparazione è durata circa una ventina di minuti, così i passeggeri si sono riversati sul primo convoglio che è passato, sommandosi ai viaggiatori già presenti. Arrivato a Prato Centrale è stata raggiunta la massima capienza quindi, chi doveva salire, è stato dirottato su quello in ritardo, che viaggiava quasi vuoto”.
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