La crisi Gkn arriva sul palco del Metastasio con gli operai attori de “Il capitale”

Parte dal palco del teatro Metastasio la nuova mobilitazione dei 185 operai della Qf Gkn di Campi Bisenzio, oggetto di una nuova procedura di licenziamento collettivo che sarà effettivo dal 1°gennaio. Una data che operai e sindacalisti chiamano "l'ora x".
Così hanno scritto ieri, 19 ottobre, sullo striscione srotolato al termine dello spettacolo "Il capitale", a loro ispirato, che ha aperto la nuova stagione del teatro pratese. Realizzata dalla compagnia Kepler 452, la rappresentazione è frutto dell'incontro tra il famoso trattato di filosofia e di economia di Karl Marx e gli operai della Gkn di Campi Bisenzio che dal luglio del 2021 lottano per dare un futuro produttivo allo stabilimento di Capalle, probabile oggetto di mire immobiliari, con la spada di Damocle dei licenziamenti che da ieri incombe sulle loro teste, in assemblea permanente dal 2021 e senza stipendio dal novembre 2022. Sul palco accanto agli attori, ci sono stati anche alcuni di loro e il testo è stato aggiornato con l'ultimissima triste novità. Al termine tutto il teatro ha cantato quello che ormai è diventato l'inno di lotta degli operai della Gkn, accompagnato dal ritmo incalzante di un tamburo. "Dopo la presentazione dei giorni scorsi, attorno al progetto "il Teatro e la Città", – afferma l'assessore alla Cultura del Comune di Prato, Simone Mangani – con questo inizio di stagione il teatro Metastasio conferma una sua capacità di stare dentro le dinamiche globali del nostro tempo. Un valore aggiunto per la produzione culturale e per la vita cittadina".
Cala il sipario sulla prima del Met, ma non sulla lotta dei 185 operai che anche oggi, 20 ottobre, hanno chiesto al governo d'intervenire convocando il tavolo di crisi del Mimit e bloccando i licenziamenti. Al momento sul piatto c'è solo il progetto di reindustrializzazione dal basso elaborato dal collettivo di fabbrica e la costituzione della cooperativa di lavoratori. Lo striscione affisso dal collettivo alla base del palco del Met con lo slogan “Fratelli d'immobilismo” è un invito provocatorio alla politica a intervenire prima possibile affinchè quella fabbrica continui a vivere e non sia oggetto di una semplice operazione immobiliare. "L'ora x" è alle porte.