Sono ore di ansia a Bonistallo e in tutta la comunità medicea per i circa cinquanta pellegrini che da pochi giorni sono in Terra Santa nel viaggio organizzato dalla parrocchia di San Francesco.
Partito ieri mattina, il gruppo, guidato dal parroco don Cristiano D’Angelo, ha appreso del terribile conflitto scatenato da Hamas, quando è atterrato a Tel Aviv. Le immagini che arrivano dalla striscia di Gaza e dintorni sono da brividi con pioggia di missili, carri armati, colpi di artiglieria e un bilancio pesantissimo di vittime che è in continuo peggioramento su entrambi i fronti. Vederle da vicino e ritrovarsi nel caos, ha provocato sicuramente angoscia e panico, ma il gruppo è rimasto unito.
I pellegrini infatti, sono stati lasciati liberi di decidere se tornare subito indietro, nei limiti delle disponibilità dei voli, o restare. I poggesi hanno deciso di restare.
In questo momento il gruppo si trova in sicurezza in Galilea e ci resterà per tre giorni. Lo ha comunicato via social don Cristiano per tranquillizzare tutta la comunità medicea e la Diocesi di Pistoia di cui è vicario. In particolare i pellegrini sono a Nazareth dove ieri hanno partecipato alla preghiera del Rosario insieme agli altri gruppi di fedeli. Stamani sono stati sul monte Tabor e nelle prossime ore visiteranno Nazareth. Poi decideranno come muoversi. Rispetto al programma iniziale, hanno cambiato itinerario. Come ha spiegato suor Giovanna durante le messe di oggi, sarà impossibile andare a Betlemme perché troppo vicina ai luoghi del conflitto. Da valutare se sarà possibile fare tappa a Gerusalemme. “Don Cristiano ci tiene a farci sapere che stanno bene, tutto procede con ordine. – ha spiegato suor Giovanna al termine celebrazione eucaristica – Ci saluta e ci chiede di pregare per la pace. Si muovono in prudenza e sono in costante contatto con la Farnesina. Inoltre hanno una guida del posto molto esperta. Se dovranno venire via prima, lo faranno. Intanto sono in una situazione di serenità”.
Israele-Hamas, ore di apprensione per i pellegrini di Bonistallo: “Siamo in Galilea in sicurezza”
Il gruppo, guidato dal parroco don Cristiano, ha appreso del conflitto quando ieri è atterrato a Tel Aviv. Via social i messaggi di rassicurazione per chi è in ansia a casa e oggi alle messe nella chiesa di San Francesco: "Preghiamo per la pace"
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(e.b.)
Edizioni locali: Comuni Medicei