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Un messaggio privato al console cinese Gu Honglin e una dichiarazione pubblica di sostegno alle forze dell’ordine e al loro operato. Anche il sindaco di Prato Roberto Cenni non ha gradito quanto detto sabato dal diplomatico cinese a proposito dei troppi controlli nelle aziende del distretto parallelo e, anche se i contenuti della lettera privata non sono stati divulgati, il tono lo si può facilmente intuire da quanto lo stesso Cenni ha espresso in un messaggio rivolto a chi quei controlli li sta facendo.”Desidero ringraziare le forze dell’ordine per lo sforzo che stanno mettendo in atto per il ripristino della legalità nel distretto parallelo presente sul nostro territorio – afferma il primo cittadino pratese -. Consapevole della specifica preparazione alla quale sono chiamate le fiamme gialle mi preme di sottolineare un plauso alla Guardia di Finanza e al comandante tenente colonnello Marco Defila per gli accurati accertamenti rivolti alle attività economiche illegali. Quello che sorprende è invece l’atteggiamento del console generale della Repubblica Polare Cinese, Gu Honglin, che, secondo quanto riporato dagli organi di stampa, ha recentemente dichiarato che sarebbero discriminatori i controlli effettuati nelle aziende condotte da cittadini di nazionalità cinopopolare. Non si comprende tuttavia quali diritti sarebbero lesi dai controlli delle forze dell’ordine e ci si aspetterebbe di contro dal console Gu che in ragione della diffusa illegalità troppo spesso presente nelle aziende condotte da suoi connazionali, egli sentisse il dovere di rivolgere loro un invito al rispetto delle regole. Rispetto delle regole che, insieme al riconoscimento dei valori culturali del nostro territorio, rappresenta l’unica strada possibile verso una reale integrazione”.