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Si chiama “Mi piace il pepe dolce” e dietro il gioco di parole c’è un progetto che vede fianco a fianco l’Asl con il reparto di Pediatria dell’ospedale, il Museo Pecci e la sezione femminile della Misericordia. E se il nome dell’iniziativa dice poco – anche se in realtà un suo significato ce l’ha – più chiaro è sicuramente il sottotitolo: “La creatività come promozione della salute”. Si tratta infatti di quattro laboratori, il primo è già domani 20 aprile, che gli esperti del Museo Pecci terranno nella ludoteca del reparto di Pediatria del Misericordia e Dolce. Il significato ultimo dell’iniziativa lo spiega Pierluigi Vasarri, primario del reparto: “Vogliamo favorire il benessere dei piccoli ricoverati e dei loro genitori – dice -. L’accesso all’ospedale è sempre traumatico, figuriamoci per un bambino. Proprio per questo noi stiamo cercando di creare un progetto di ospedale a misura di bambino dove si pensi sì alla salute ma anche a qualcosa che va oltre le cure mediche e si occupa delle problematiche psicologiche derivate dal ricovero”.Ecco quindi l’idea di questa attività di animazione che – come ha spiegato il direttore artistico del Pecci Marco Bazzini – ricalca i laboratori che vengono fatti al Museo ma che, per la prima volta, vengono esportati all’esterno. In questo caso fondamentale risulta il contributo delle volontarie della Misericordia che da anni, ormai, si occupano di tenere uno spazio giornaliero ludico-educativo per i piccoli ospiti di Pediatria. Nei laboratori di “Mi piace il pepe dolce” i bambini, sotto la guida del coordinatore del progetto Riccardo Farinelli, diventano protagonisti attivi del processo creativo attraverso la socializzazione, lo svago e l’espressività di ciò che sentono e provano. Come detto i laboratori per ora sono quattro: il primo domani, gli altri il 27 aprile, il 4 e l’11 maggio, tutti dalle 15 alle 16.30. Un modo originale per rendere dolce anche il ricovero ospedaliero (il “pepe” del titolo, che è anche l’acronimo di Pediatria e Pecci).