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Dopo il caso di Biella suona quasi come un premio di consolazione l'arrivo a Prato di 3 milioni di euro del governo per finanziare un progetto di innovazione del distretto tessile nell'ambito della sperimentazione 5G, ma in realtà è una semplice coincidenza, utile però a far capire che quando le proposte ci sono e hanno ricadute positive sul territorio, il governo o l'Europa le accoglie e le finanzia.
Stamani, 24 dicembre, il Cipe ha pubblicato la graduatoria per il finanziamento di cinque progetti innovativi in tutta Italia e quello presentato dal Comune di Prato, dal titolo "La casa delle tecnologie emergenti", è arrivato quarto. Si tratta di un progetto da quasi 3 milioni di euro dei quali 2.723.000 euro finanziati dal Governo, realizzato con il Pin, il dipartimento di ingegneria dell'Università di Firenze, il Cnr (Istituto nazionale di ottica), Tecnotessile, Startup Italia, Sviluppo Toscana e Estracom che cofinanzierà parte del progetto.
Stamani, 24 dicembre, il Cipe ha pubblicato la graduatoria per il finanziamento di cinque progetti innovativi in tutta Italia e quello presentato dal Comune di Prato, dal titolo "La casa delle tecnologie emergenti", è arrivato quarto. Si tratta di un progetto da quasi 3 milioni di euro dei quali 2.723.000 euro finanziati dal Governo, realizzato con il Pin, il dipartimento di ingegneria dell'Università di Firenze, il Cnr (Istituto nazionale di ottica), Tecnotessile, Startup Italia, Sviluppo Toscana e Estracom che cofinanzierà parte del progetto.
"E' una bella notizia per il futuro di Prato: siamo fra i cinque progetti finanziati dal Governo per l'innovazione, che noi decliniamo nel tessile-moda. Questo significa futuro per tutti noi".
L'impegno del Comune di Prato nell'intercettare i fondi del Governo per il progetto Prisma – Prato Industrial Smart Accelerator è stato supportato dalle diverse realtà coinvolte: "Come Amministrazione abbiamo sempre lavorato affinché il nostro distretto potesse intercettare risorse utili allo sviluppo delle imprese e del lavoro -chiosa il sindaco Matteo Biffoni -. Quando si lavora in squadra e si hanno obiettivi chiari poi i risultati arrivano. Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione soprattutto ora, perché quello che riusciremo a fare nel 2021 sarà dirimente per il futuro della città. Noto che quando i progetti sono pensati e seguiti dal Comune, spesso arrivano i risultati".
Il progetto in sostanza prevede il trasferimento tecnologico nelle aziende del distretto e sarà fondamentale anche per rafforzare la presenza di start up innovative legate al manifatturiero. L'assessore all'Innovazione Benedetta Squittieri entra più nel dettaglio: "Abbiamo seguito come Amministrazione questo progetto insieme a partner importanti per fornire uno strumento operativo alle piccole e medie imprese del territorio affinché strumenti come intelligenza artificiale, internet delle cose e blockchain siano integrati nel processo produttivo delle piccole e medie imprese del distretto tessile. Questo significa dare, grazie all'opportunità della sperimentazione 5G, un valore competitivo alle nostre imprese del settore tessile-moda e integrare la ricerca di altissimo livello nella realtà delle aziende. E' fondamentale avere un legame tra la ricerca e il mondo produttivo. – prosegue Squittieri -Fino a oggi a Prato vi è stato un bassissimo numero di start up innovative, in particolare nel settore tessile e nei servizi collegati, oggi con questo finanziamento diamo vita a una delle cinque Case delle tecnologie emergenti che sorgeranno a livello nazionale".
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