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Si parlerà di immigrazione questo pomeriggio a Palazzo Novellucci dalle 16.30. Ma si parlerà soprattutto dei luoghi comuni che ancora pesano fortemente sull’analisi del problema. L’iniziativa, che significativamente si chiama “L’invasione: contro i luoghi comuni sull’immigrazione” è promossa dal Pd. “Il nostro è un invito alal città – spiegano i promotori – per chi non ha voglia di omologarsi al luogo comune. Per chi crede che per affrontare un tema così dirompente sia necessario, prima di tutto, conoscere. Per chi non si rassegna all’idea che sia la paura ad imporre le politiche. Per chi ha voglia di fare lo sforzo di provare a capire i tanti aspetti di una questione complessa e delicata. Per chi è curioso di verità e non ha voglia di credere solo alle favole che hanno come protagonisti sempre i soliti orchi (di solito, neri). Noi crediamo che l’approccio all’immigrazione che permea la cultura del centrodestra sia controproducente, ancor prima che ingiusto; il rifiuto antistorico ed ottuso di vedere quel che accade nel mondo ed in Europa danneggia tutti – italiani e stranieri, residenti e migranti – e conduce inevitabilmente ad una tragi(comi)ca guerra tra deboli”..”Fare i conti con l’immigrazione – proseguono dal Pd – vuol dire fare i conti con la contemporaneità: e lo si deve possibilmente fare in maniera intelligente, consapevole, rigorosa. Per questo non è un pranzo di gala bensì un percorso faticoso e non breve, ed è più difficile in Paese come il nostro fiaccato ed incattivito da anni ed anni di annunci, scelte e conseguenze scellerate: la finta tolleranza zero, l’annuncio della lotta senza quartiere a quella clandestinità che è un diretto prodotto della Legge Bossi-Fini e la relativa, conseguente, rinuncia alla lotta alla clandestinità per manifesta impotenza, le inutili ronde padane, gli slogan beceri, i respingimenti in mare”.All’iniziativa parteciperanno Giuseppe Civati, consigliere regionale lombardo e autore del libro “Regione straniera”, Stefania Ragusa, giornalista di Glamour, Manifesto e Nigrizia e co-fondatrice del movimento “1 marzo; sciopero degli stranieri”, Fabio Bracci, ricercatore sociale. Coordina Simone Faggi, segretario del circolo del Pd di Coiano.