118
Riproduzione vietata
Ogni bambino nato in Italia potrà essere registrato all’anagrafe. A dirlo è il ministero dell’Interno con una nota ufficiale diramata in serata. Arriva, quindi, a stretto giro di posta la risposta del governo all’allarme lanciato, tra gli altri, dal presidente della provincia di Prato Lamberto Gestri sul rischio di non riconoscimento per i figli dei clandestini.”Sono destituite di fondamento – si legge nella nota del Viminale – le notizie sull’eventualità che le nuove norme inserite nel pacchetto sicurezza impediscano ai genitori non in regola con il permesso di soggiorno di iscrivere all’anagrafe il figlio nato in Italia. Nessuna previsione in tal senso è contenuta nella legge appena pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Infatti, per gli atti di stato civile, tra cui rientra quello di nascita, non è richiesta l’esibizione del permesso di soggiorno, trattandosi di dichiarazioni rese, anche a tutela del neonato, nell’interesse pubblico della certezza delle situazioni di fatto. Dichiarazioni che possono altresì essere rese anche dal medico, dall’ostetrica o da qualsiasi altra persona che abbia assistito al parto. Inoltre, in base al Testo unico sull’immigrazione, le straniere irregolari che hanno un figlio in Italia hanno titolo ad un permesso di soggiorno con validità fino a sei mesi dopo il parto, che può essere anche rilasciato al padre”.
Riproduzione vietata