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Il soldato torna a Prato dopo 70 anni: arrivate stamani le reliquie di Duilio Barni


Dal cimitero militare di Amburgo, i resti del pratese creduto disperso nelle fosse comuni del lager nazifascista di Belsen, questa mattina, sono stati trasportati alle cappelle della Pubblica assistenza L'Avvenire


Redazione


Dopo 70 anni il soldato Duilio Barni, classe 1912, oggi, è finalmente tornato in patria. Una storia di coincidenze, una storia che rimette in campo le stragi nazifasciste nei campi di concentramento. Duilio da Prato fu rastrellato e condotto al campo di Bergen Belsen nella bassa Sassonia negl’anni in cui nessun uomo poteva sentirsi al sicuro. Un lager riservato ai prigionieri politici, quello di Belsen, almeno in una prima fase, che presto però si trasformò in un cimitero senza distinzioni di genere, classe, sesso e dove persero la vita circa 50 mila persone. Dalla sua morte, i famigliari, tra cui il nipote Alberto, avevano sempre creduto che Belsen conservasse i resti del nonno. Poi, la scoperta grazie al Web: ciò che il tempo aveva conservato di Duilio Barni non era a Belsen ma al cimitero militare di Amburgo. Così è stata messa in moto la macchina che oggi, giovedì 25 settembre, ha riportato Duilio in Italia e finalmente a Prato grazie anche all’impegno dell’impresa funebre della Pubblica assistenza L’avvenire che questa mattina, intorno alle 11, ha raggiunto le esequie al comando militare di Bologna e preso parte alla funzione religiosa celebrata in nome di Duilio e di altri sei militari italiani.

Da qui, Duilio è stato spostato alle cappelle della Pubblica assistenza nella sua Prato dove resterà fino a sabato prossimo, 4 ottobre. Il 4 ottobre, alle 9 si terrà una cerimonia ufficiale alla basilica delle Carceri e alle 10 la funzione sarà celebrata di fronte al monumento dei caduti in piazza delle Carceri secondo il cerimoniale del Comune di Prato. Poi, finalmente i resti del soldato saranno deposti al cimitero di Chiesanuova al quadro riservato ai caduti in guerra. Da oggi, in ogni caso, Duilio ha trovato pace, è di nuovo a casa. Ad accoglierlo non ci sarà la moglie, deceduta anche lei quattro anni fa. 
Il comandante della caserma bolognese ha consegnato alla famiglia il certificato di servizio di Duilio. Un modo per ricostruire la vita e gli anni del "nonno" durante la Seconda Guerra mondiale.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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