Più arresti e meno denunce in una città che si conferma “ottimo rifugio”, per dirla come il questore, di criminali che vivono principalmente di furti, scippi, rapine e di spaccio di droga e che “qui trovano ospitalità a causa di tanti luoghi degradati e della presenza di numerose etnie”. E' uno degli aspetti che salta agli occhi scorrendo il bilancio 2018 della questura di Prato. Una panoramica sull'attività dei diversi uffici quella fatta oggi, sabato 29 dicembre, dal questore Alessio Cesareo che ha puntato sull'aumento dell'azione di controllo e prevenzione che però non ha comportato cali significativi del numero di reati perseguiti. 238 gli arresti dal primo gennaio a ieri, 18 in più dello scorso anno, e 1.570 le denunce a piede libero, 70 in meno. Un dato che sostanzialmente ricalca quello di un anno fa e che conferma la difficoltà a scardinare il “sistema Prato” nonostante il rafforzamento della pianta organica che ha consentito di incrementare le pattuglie sul territorio. Sono i numeri a confermare la maggiore presenza di poliziotti in strada: 4.974 le pattuglie impiegate contro le 4.818 di un anno fa. Il 113 ha ricevuto qualcosa in più di 54mila chiamate contro le 61mila del 2017 e ha raccolto quasi 3.100 denunce rispetto alle 2.750 dello scorso anno.
Tra i risultati di maggiore rilievo i circa 18 chili di droga sequestrati dalla Squadra mobile (lo scorso anno ne erano stati sequestrati oltre 70) insieme a 210mila euro contro i 100mila del 2017. Sequestro di droga in calo anche per la polizia giudiziaria che però ha sequestrato 14 armi da sparo, il doppio di quanto fatto lo scorso anno.
Enorme la mole di lavoro per l'ufficio immigrazione che ha triplicato, portandolo a oltre 100, il numero degli stranieri accompagnati ai Centri di permanenza e rimpatrio: “I viaggi della speranza attribuiti ai migranti – ha detto il questore – spesso sono anche quelli dei nostri agenti che stanno fuori tre giorni per consegnare un cittadino ai Cpr. Si tratta di servizi delicati e dispendiosi che vengono affidati ad agenti con più esperienza”.
La Divisione polizia amministrativa e sociale ha compiuto 42 sequestri di armi ed esplosivi – erano stati solo 2 nel 2017 – ha denunciato 33 persone, il doppio dello scorso anno, per reati in materia di immigrazione, e contestato violazioni amministrative alle sale vlt per un totale di oltre 290mila euro rispetto ai neanche 220mila del 2017.
Triplicati i fogli di via emessi dalla Divisione polizia anticrimine, passati da 31 a 90, e lo stesso vale per gli avvisi orali che sono stati 18 nel 2017 e 55 quest'anno.
Fino a ieri si sono contati 115 servizi straordinari di controllo del territorio a cui hanno preso parte 140 equipaggi della questura, 246 del Reparto prevenzione crimine Toscana, 10 della polizia stradale, 2 della polizia ferroviaria e 5 pattuglie a cavallo. Controlli straordinari che hanno consentito di identificare più di duemila persone, controllare più di 13mila veicoli e 160 locali ed esercizi pubblici e sequestrare quasi mezzo chilo di droga.
Diverse le indagini di rilievo portate a termine dalla polizia: da China truck al traffico di droga internazionale fino a quella sulla gestione dei Centri di accoglienza straordinari.
Il questore ha evidenziato il netto miglioramento fatto da Prato alla voce “giustizia e sicurezza” della classifica de “Il Sole 24 ore” sulla qualità della vita: “Prato è passata dal 93° all'80° posto, in controtendenza con le altre voci che non registrano alcuna variazione virtuosa – il commento del questore – il dato, seppur relativo al 2017, conferma la bontà della strategia operativa adottata lasciando ragionevolmente presumere una proiezione tendenzialmente positiva anche per il prossimo anno”.
Il 2019 si aprirà subito con buone notizie per la questura: a febbraio arriveranno undici nuovi poliziotti (9 in più rispetto agli attuali e due avvicendamenti) che si aggiungeranno a quelli di prima nomina entrati in servizio nelle scorse settimane.
Il questore: “Prato rifugio di criminali che vivono di reati predatori e spaccio di droga”
L'allarme lanciato nel corso della conferenza stampa di fine anno sull'attività della polizia. Più arresti e meno denunce, triplicato il numero degli stranieri accompagnati ai Centri di permanenza e rimpatrio e quello dei fogli di via. 115 i servizi straordinari di controllo del territorio. Rafforzata la pianta organica che aumenterà ancora a febbraio con l'arrivo di altri agenti
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