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"La cura del verde, il verde che cura". E' l'obiettivo del progetto di trasformazione del parco storico di Villa del Palco, presentato nei giorni scorsi e finanziato con 2 milioni di euro dal Pnrr e in linea con le indicazioni contenute nell'enciclica Laudato sì. Ecologia integrale, interconnessione e visione olistica della salute sono infatti, i cardini della trasformazione dei due ettari che circondano la casa dei ritiri spirituali, gestita dalla comunità dei Ricostruttori e di proprietà della Diocesi di Prato.
"C’è l’urgenza di dare forza alle categorie più vulnerabili, in particolare i giovani – sottolinea padre Guidalberto Bormolini della Comunità dei Ricostruttori – che, soprattutto nella fascia adolescenziale, sono stati colpiti da profondi traumi psicologici che vanno al più presto individuati e curati, anche con l’aiuto di terapie basate sul contatto con la natura".
"C’è l’urgenza di dare forza alle categorie più vulnerabili, in particolare i giovani – sottolinea padre Guidalberto Bormolini della Comunità dei Ricostruttori – che, soprattutto nella fascia adolescenziale, sono stati colpiti da profondi traumi psicologici che vanno al più presto individuati e curati, anche con l’aiuto di terapie basate sul contatto con la natura".
Il progetto ha avuto la speciale consulenza del paesaggista Andrea Mati, esperto nella realizzazione di giardini terapeutici. "Mi occupo di verde da tanti anni – afferma Mati – ma questa è una esperienza unica nel suo genere perché unisce economia e lavoro; l'idea è quella di creare un luogo non solo esteticamente di grande valore, ma anche un luogo dove si possono fare esperienze di riconnessione con la natura e di lavoro nel verde, con la produzione di prodotti naturali che possono essere messi in commercio. Abbiamo unito spiritualità e lavoro".
L'intervento prevede biodiversità con l'introduzione di nuove varietà vegetali con proprietà terapeutiche, spazi per le attività motorie, percorsi ciclopedonali, zone riservate alla meditazione, 100 nuovi alberi da frutta, attività agricole adatte a fare da habitat per animali e insetti, orto bioattivo, un vivaio, una zona per le arnie, tre impianti di lombricoltura, la casa delle farfalle e la risistemazione della vasca grande con funzioni di fitodepurazione.
Il progetto si inserisce nel piano di Forestazione urbana della città e sarà collegato al progetto Riversibility, il parco fluviale voluto dal Comune per valorizzare le sponde del Bisenzio.
Edizioni locali: Prato
