Il Viminale ha appena disposto l'invio di quattrocento militari in 11 città italiane per presidiarne le stazioni ferroviarie: Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona. Prato non è nell'elenco. E questo nonostante la Prefettura ne abbia formalizzato la richiesta al ministero dell'Interno e ci sia stata la netta volontà dei rappresentanti politici del centrodestra, in particolare dell'onorevole Erica Mazzetti di Forza Italia, di riattivare un servizio tolto nel febbraio del 2019 dal governo Conte 1 in cui il ministero dell'Interno era guidato da Matteo Salvini.
Secondo alcuni il ritorno in città dei militari sarebbe stato abbinato a quello nella vicina Firenze ma stando all'elenco diffuso oggi, al termine del comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto al Viminale, non è così. Nel capoluogo gigliato arriveranno 24 militari dei 400 destinati a rafforzare i dispositivi di controllo e sicurezza nelle principali infrastrutture ferroviarie del Paese. Al momento resteranno in servizio fino al prossimo 31 dicembre.
"Il piano di impiego – spiega il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi – assegna militari in 11 province, peraltro già destinatarie di un'aliquota del contingente ordinario dell'operazione 'Strade sicure', per rafforzare l'azione di vigilanza e di contrasto ai fenomeni criminali avviata nelle principali stazioni ferroviarie del Paese, dove transitano giornalmente decine di migliaia di persone”.
Prato potrebbe rientrare nelle assegnazioni 2024 ma è presto per dirlo: “Il contributo fondamentale già offerto dai militari dell'Esercito – ha aggiunto il ministro – è peraltro destinato ad accrescersi grazie alla prossima legge di bilancio che prevede, per l'anno 2024, l'elevazione a 6.000 unità del contingente ordinario e, allo stesso tempo, la destinazione specifica di 800 unità alla attività di controllo nelle stazioni ferroviarie. Il titolare del Viminale ha sottolineato come questo più ampio dispositivo di impiego dell'Esercito "risponda anche alle esigenze di rafforzare i presidi di vigilanza agli obiettivi sensibili. In vista della assegnazione del contingente, daremo subito disposizioni ai prefetti per una immediata valutazione delle rispettive esigenze ai fini della definizione del nuovo complessivo piano di impiego, per l'anno 2024, dei militari sul territorio nazionale" ha concluso Piantedosi.
Il ministero decreta il ritorno dell’esercito a Firenze ma non a Prato
La città laniera non è tra gli 11 capoluoghi che beneficeranno dell'invio di 400 militari per presidiare le stazioni fino al 31 dicembre. La risposta positiva potrebbe arrivare nel piano 2024
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