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Due giorni per riscoprire i tesori nascosti delle nostre città. Il 28 e 29 marzo torna la Giornata Fai di Primavera, organizzata dalla delegazione pratese del Fondo per l’Ambiente con il sostegno della Provincia e la collaborazione dell’Ufficio beni culturali della Curia Diocesana. A Prato saranno aperti al pubblico il Seminario vescovile e la Chiesa di San Fabiano.Il viaggio a Prato si apre alla scoperta del Seminario vescovile, e della sua biblioteca, un edificio del XVII secolo che accoglie un patrimonio bibliografico stimato in circa 40mila volumi, compreso un considerevole nucleo di edizioni antiche pubblicate fra il XVI e XVIII secolo e di un incunabolo, una Divina Commedia del 1484. Specializzata in scienze ecclesiastiche (teologia, patrologia, storia ecclesiastica e studi biblici) la biblioteca è anche ricca di testimonianze di storia locale, prevalentemente otto e novecentesche. Ma la biblioteca custodisce anche altri preziosi oggetti, come due lanterne magique, apparecchi da proiezione di fine ‘800 prodotti dalla parigina Maison della bonne presse, utilizzate fin dal XIX secolo dal canonico pratese Corrado Pezzati per accompagnare le proprie lezioni. E proprio a questo sacerdote, e cultore delle scienze, si deve la costituzione del prezioso archivio di immagini, oltre quattromila, che venivano proiettate attraverso le lanterne. Negli anni Venti, con il consolidamento del Fascismo, le macchine furono ‘sepolte’ – insieme alle diapositive – in una stanza buia del campanile di San Fabiano per evitare che potessero venir distrutte dalle scorribande fasciste. Un lungo sonno durato 56 anni da cui si svegliarono solo in occasione dei lavori di sistemazione della biblioteca del Seminario in occasione del 300° anniversario della sua fondazione nei primi anni Ottanta.Il Seminario e il suo antico refettorio, la Badia di San Fabiano – un autentico gioiello di architettura romanica – e naturalmente la biblioteca saranno visitabili dalle 15 alle 18, con visite guidate – gruppi di massimo 25 persone – saranno realizzate a cura di Chiara Landi, Veronica Bartoletti e Federica Gori.
