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Il Fabbricone storico di via Bologna: dal 1889 simbolo di sostenibilità, innovazione e tradizione tutta pratese


Fin dagli albori caratterizzato da progettazioni all’avanguardia, oggi vede la sua storia portata avanti dal Lanificio Fratelli Balli. E il 14 settembre sarà al centro del dibattito italiano fra distretti tessili e brand della moda in un evento di portata nazionale


Redazione


Una storia pratese dal 1889, che si intreccia nel corso dei decenni con i cambiamenti e con l’espansione produttiva del distretto, fino ad arrivare ai giorni nostri con la riscoperta industriale e architettonica votata alla sostenibilità. Il Fabbricone storico di via Bologna, all’interno del quale si trova il Lanificio Fratelli Balli Spa, è da oltre 130 anni sinonimo di tradizione tessile pratese. Costruito dalle famiglie Köessler e Meyer, si è subito caratterizzato come una vera propria industria tessile per la produzione di lana pettinata a ciclo completo (mancava solo la filatura, poi realizzata nel 1939), inserita all’interno di una ‘cittadella murata’. Fin dagli inizi si contavano 900 operai (con oltre 600 telai), poi diventati oltre 1200 nel 1927 sotto la conduzione totalmente italiana della società anonima ‘Il Fabbricone Lanificio Italiano’, per poi crescere a quota 1500 (con 1050 telai) nel 1939 prima della seconda guerra mondiale. Oggi la tradizione laniera in via Bologna viene portata avanti dal Lanificio Fratelli Balli, un’impresa che conta su quasi cento dipendenti fra lanificio e rifinizione, esportando tessuti in ogni angolo del mondo all’insegna della ricerca e della sostenibilità.

Il Fabbricone storico fin dal 1889 si è caratterizzato per l’innovazione e per l’avanguardia architettonica. In via Bologna si è assistito alla prima applicazione a Prato di una copertura a shed in legno su colonne di ghisa. E poi una concezione industriale assai funzionale per rendere quasi completamente autosufficiente l’intero complesso industriale, affinché tutto non si dovesse mai fermare e incepparsi. E a proposito di innovazione, già all'epoca c'era una nursery a servizio di un numero altissimo di manodopera femminile, un'infermeria, e poi uffici, sale rammendo, sala vendita e mensa. Di questa epoca è rimasto quasi tutto, compresi gli infissi in legno con una fortissima omogeneità di disegno e materiali.

Il Fabbricone storico è anche arte. A tal proposito c’è da segnalare nei primi del Novecento l'intervento di Guido Dolci che dipinge a tempera, nell’attuale sala riunioni, sei riquadri di scene bucoliche, familiari e aziendali collegate alla moda e alla fabbrica. Nel 1934, invece si ha il primo vero e proprio ampliamento edilizio con la realizzazione di un piano primo, costruttivamente in linea con la parte pre-esistente, che prende il nome dal suo progettista e realizzatore Pierluigi Nervi.

Questa tradizione laniera fatta di innovazione, oltre 100 anni dopo viene ancora raccolta dal Lanificio Fratelli Balli. Una vocazione originaria mai persa che fa del Fabbricone storico un unicum pratese, il cui valore culturale, sociale e immateriale è pressoché enorme. Un dna che oggi vede il lanificio e lo spazio produttivo al centro del dibattito italiano sulla sostenibilità, ospitando il 14 settembre l’evento ‘4sustainability’, che porterà a Prato in via Bologna i big del tessile, della moda, del fashion e del lusso su scala nazionale e non solo. Un’iniziativa che nasce sulla scia di un cammino portato avanti dal lanificio, che su spinta del nuovo management aziendale sta investendo in innovazione, con scelte strategiche e operative integrate in un piano industriale ambizioso sia a livello di prodotto che di processi. Un esempio? Il co-generatore, i nuovi sistemi di combustione, controllo e tracciamento dei rifiuti, la riduzione dell’impatto energetico e chimico.

Negli anni il Lanificio Balli ha ottenuto e rinnovato tutte le principali attestazioni, come Grs, Rws, Rcs, Higg Fslm, 4sustainability, Higg Fem, Better Cotton Initiative: un’altra conferma che la sostenibilità è una scelta definitiva. Un concetto che nel Fabbricone storico ben si conosce da oltre cent’anni.

(A cura Ufficio Commerciale, info: [email protected])

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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