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I tuoni e le fiamme che hanno accompagnato l’intera campagna elettorale non si spengono nemmeno a poche ore dalla chiusura. Ieri il candidato sindaco del centrodestra Roberto Cenni ha querelato per diffamazione il suo avversario Massimo Carlesi che su alcuni manifesti elettorali, lo avrebbe accusato di delocalizzare in Cina. Oggi la polemica, non solo non si spegne, ma anzi monta ancora di più alla luce di una nuova tegola caduta sulla testa di mister Sash: il Comune gli avrebbe negato il permesso per ampliare di 3000 mq lo stabilimento collocato nel Macrolotto 2 della Gommatex, società del gruppo che produce jersey e sintetici: “Siamo all’assurdo – spiega Cenni -. Mentre da una parte parlano di voler aiutare le imprese che investono sul territorio dall’altra ricevo oggi la notizia che nonostante il parere favorevole dell’ufficio urbanistica, l’ufficio concessioni ci nega la possibilità di ampliare l’azienda”‘. Sempre manifesti elettorali, ma stavolta realizzati dal centrodestra, hanno gettato altra benzina sul fuoco inasprendo il clima tra i due contendenti: al candidato sindaco del centrosinistra poco è piaciuta l’equazione con rima “Martini+Carlesi uguale cinesi” e dopo essere corso ai ripari ha scritto insieme al governatore toscano Martini una lettera a Cenni in cui ha definito l’episodio “una brutta caduta di stile perché buttare la contesa sul piano, per così dire, ‘etnico’ è sempre un pessimo segnale”. Sui manifesti è poi comparsa una scritta, stavolta realizzata dal centrosinistra, del tenore: “Cenni ha perso la testa”.
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