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L’obiettivo finale cui punta il Comune è ridurre di un buon 50 per cento l’afflusso agli sportelli dell’Anagrafe in modo da abbattere i tempi di attesa e liberare risorse attualmente impiegate al pubblico, da destinare invece ad altri aspetti della complessa macchina di gestione dell’Anagrafe. Il vantaggio per le forze dell’ordine e uffici giudiziari, invece, sta nel poter ottenere con un semplice click documenti necessari a svolgere indagini o accertamenti. Ma non sono solo i firmatari del protocollo i beneficiari degli effetti positivi connaturati alla condivisione delle banche dati del Comune. Anche noi semplici cittadini, infatti, ne potremmo presto apprezzare i vantaggi. Basta pensare a chi si reca in questura per richiedere il passaporto o una licenza e che, con il nuovo sistema, non dovrà più produrre i certificati visto che questi sono già accessibili all’operatore. Lo stesso vale per le pratiche in tribunale e così via.Il protocollo firmato questa mattina in prefettura tra Comune e rappresentanti di tutte le forze dell’ordine e degli uffici giudiziari segna un ulteriore passo verso il full digital e segue quello firmato una settimana fa e che consente ad ogni cittadino dotato di carta d’identità elettronica di scaricare direttamente a casa i certificati. Nel fare questo Prato si conferma città leader in Italia, visto che solo altri quattro comuni stanno portando avanti procedure analoghe ma nessuno come Prato. “Abbiamo riscontrato – spiega l’assessore Annalisa Nocentini – che un terzo delle richieste di documenti all’Anagrafe arriva dalle forze dell’ordine. In questo modo abbiamo portato le nostre banche dati direttamente nei loro computer, velocizzando e accelerando così tutte le pratiche, a indubbio vantaggio dei cittadini”.Ma il processo di addio alla carta non si ferma qui. Entro dicembre, saranno stipulate le convenzioni con tutte le restanti forze dell’ordine e gli enti pubblici del territorio, per poi estendere la consultazione delle banche dati anche ai soggetti che sono il tramite fra la pubblica amministrazione e cittadini (Caaf, Patronati, ordini professionali, notai).