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“Rappresenterebbe davvero uno spreco o peggio uno “scandalo” per Prato avere due presidi ospedalieri?”. La domanda, retorica, se la pone il Compitato Provinciale Area Pratese che torna a rinnovare la proposta di non dismettere il Misericordia e Dolce anche dopo la realizzazione del nuovo presidio che sta nascendo a Galciana. “Questo Comitato – si legge in una nota – ha sempre sostenuto, non da esperti ma con il buonsenso medio di cittadini, che 540 posti letto sono assolutamente inadeguati per una popolazione di 250mila residenti e con un bacino di utenza più vasto della sola provincia in quanto gravitano su Prato anche le popolazioni di alcuni comuni del Pistoiese e parte dei residenti nel comune di Calenzano. Rendiamoci conto che in tal modo avremmo a disposizione 2,16 letti ogni 1000 abitanti . La nostra sensazione della insufficienza dei posti letto è stata suffragata anche da esperti del settore e comunque la discussione è più che mai aperta e pertanto ci sentiamo confortati nel ribadire ciò che da anni andiamo sostenendo: il nuovo ospedale di Prato nasce già piccolo ed insufficiente per soddisfare le esigenze dei residenti nella provincia di Prato. Se, come sembra, è molto difficile “rivedere” il progetto del nuovo ospedale per portare i posti letto almeno a 750 sì da avere un rapporto di 3 letti ogni 1.000 abitanti, proponiamo di non dismettere l’attuale Misericordia e Dolce ma di lasciarlo attivo visti anche i numerosi e lodevoli interventi attuati per migliorare i vari reparti alcuni dei quali sono di vera eccellenza e sarebbe davvero un peccato doverli abbandonare”.”Concludiamo – aggiungono dal Comitato – ribadendo anche la nostra richiesta, anch’essa perorata da anni, di attivare nel nostro ospedale la specializzazione di neurochirurgia che nel 1994 sembrava cosa fatta ed invece…”.