I soldi per i nomadi del Poggetto fanno arrabbiare la Lega, che reclama un posto in giunta

L’oggetto del contendere è minimo, per di più si tratta di soldi che non escono dalle casse comunali, ma intanto la prima crepa si è aperta nella maggioranza di centrodestra che, dallo scorso 22 giugno, guida il Comune di Prato. E’ la Lega Nord ad alzare la voce e a bocciare senza mezzi termini la decisione della giunta di rendere operativa una delibera approntata dalla precedente amministrazione, che assegna fondi ai nomadi stanziati al Poggetto. I contributi sono del governo e sono stanziati in favore di Sinti e Rom per attività di supporto all’inserimento nel mondo del lavoro. In particolare la delibera elaborata dal Comune prevede che con i fondi vengano acquistati mezzi di trasporto da lavoro. La somma ammonta a 61 mila euro, provenienti da Roma, più 2mila del Comune di Prato e altrettanti del Comune di Poggio a Caiano.La Lega Nord aveva inutilmente chiesto che la delibera fosse bloccata, anche per dare un segnale chiaro e inequivocabile del cambiamento di rotta. Secondo il Carroccio pratese la giunta avrebbe dovuto rinunciare a quei soldi, per richiamare invece l’attenzione sulla necessità di sostenere i pratesi e gli imprenditori locali in difficoltà. Parole cadute nel vuoto, visto che in giunta la delibera è stata approvata all’unanimità, provocando l’immediata alzata di scudi da parte della Lega. Per ora non si parla di ritirare l’appoggio a Cenni, ma gli esponenti leghisti, a questo punto, vogliono che venga velocizzata la procedura che assegna al Carroccio l’assessorato allo sport, in modo da avere una rappresentanza in giunta, al momento inesistente. “La Lega ha ingoiato abbastanza rospi, nonostante abbia conquistato molti consensi alle elezioni, facendo diversi passi indietro in favore della coalizione”  dicono i dirigenti. A questo punto Leonardo Soldi, consigliere delegato dal sindaco per lo sport, vuole l’assessorato per poter avere diritto di voto in giunta. Sulla questione sicurezza, invece, il consigliere Federico Tosoni, come presidente della commissione del settore, ha tenuto a chiarire che da settembre sarà l’ombra dell’assessore Milone.