I sacchi di sabbia sono arrivati ma con 48 ore di ritardo. A segnalarci “la beffa” è una lettrice di Vaiano, costretta a provvedere a proprie spese all'acquisto dei ballini per non rischiare un nuovo allagamento della sua azienda durante l'allerta arancione di ieri e giovedì sera.
Antonella Lippini, è titolare di una filatura in via Fratelli Buricchi, invasa dall'acqua del Bisenzio la sera del 2 novembre: “Giovedì mattina – racconta a Notizie di Prato – sono andata alla sede della Protezione civile e ho chiesto una trentina di sacchi. Alle 14 mi hanno chiamato per dirmi che non c'era disponibilità perché le richieste erano moltissime. Allora sono andata a comprarne un pancale qui vicino a me. Ancora neanche so quanto mi costerà. Alle 14 di oggi mi chiama la protezione civile e mi dice che sono arrivati i sacchi per me. Mi sono sentita presa in giro. Naturalmente li ho rifiutati, ormai ce li ho e sono sicura che faranno comodo ad altri. Però così non va bene”. Quando potrà riaprire la sua ditta? “Tutto dipende se ripartiranno i motori dei macchinari. Se ne sta occupando una ditta specializzata. Vediamo. In questi giorni abbiamo fatto un lavoro incredibile per pulire tutto dall'acqua e dal fango. Sono stata costretta anche a chiamare una ditta di spurgo. Non abbiamo avuto alcun aiuto, neanche i sacchi di sabbia”.
I sacchi di sabbia arrivano ma con 48 ore di ritardo, la protesta di un’imprenditrice alluvionata
Giovedì, di fronte alla mancanza dei sacchi di sabbia, la donna ha provveduto a sue spese. Quanto richiesto è arrivato solo oggi ad allerta arancione finita
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