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I due robottini del Comune destinati a sorvegliare le piste ciclabili e finora mai utilizzati hanno finalmente trovato un'occupazione e resteranno in ambito universitario per proseguire con la ricerca e lo sviluppo dei prototipi. La Giunta Biffoni ha appena dato il via libera all'accordo con il Pin per tenere in custodia e occuparsi dei due B-ghiro Sitter creati dall'istituto di Bio Robotica della scuola superiore Sant'Anna di Pisa per il Comune di Prato all'interno del progetto Riversibility.
Dopo varie false partenze e annunci disattesi dai fatti sul loro utilizzo in città, i due robottini aspettano di entrare in funzione da oltre un anno nonostante un costo che si aggira attorno ai 160 mila euro di cui una parte coperti dalla Regione.
La prima idea era quella di farne un supporto per i cittadini e delle vere e proprie sentinelle lungo le piste ciclabili grazie alla videocamera che hanno sulla loro pancia. Ma questo obiettivo è lontano perché al momento la loro corazza è certificata solo per gli interni e non godono di così ampia autonomia. Messa da parte anche l'idea di farne un punto accoglienza mobile per il Centro Pecci e la biblioteca Lazzerini, Comune e Pin hanno pensato a un impiego di carattere accademico in modo che la ricerca possa andare avanti per sperimentare altre funzionalità degli "umanoidi".
La prima idea era quella di farne un supporto per i cittadini e delle vere e proprie sentinelle lungo le piste ciclabili grazie alla videocamera che hanno sulla loro pancia. Ma questo obiettivo è lontano perché al momento la loro corazza è certificata solo per gli interni e non godono di così ampia autonomia. Messa da parte anche l'idea di farne un punto accoglienza mobile per il Centro Pecci e la biblioteca Lazzerini, Comune e Pin hanno pensato a un impiego di carattere accademico in modo che la ricerca possa andare avanti per sperimentare altre funzionalità degli "umanoidi".
Uno dei due B-ghiro Sitter sarà esclusiva dei laboratori di ricerca del Pin in accordo con il Sant'Anna di Pisa e a disposizione di qualunque ateneo voglia approfondirne lo sviluppo. L'altro invece sarà collocato all'ingresso della sede del Pin in piazza dell'Università per le attività di accoglienza. Nel caso di bel tempo, potrà anche uscire fuori per monitorare le immediate vicinanze che spesso sono teatro di fatti di cronaca.
"Formalmente è un accordo di comodato tra noi e il Pin per regolarne la custodia .- afferma l'assessore Valerio Barberis, mente del progetto Riversibility – Questo ci permetterà di condividere questi prototipi con il mondo della ricerca universitaria. Gli studenti potranno fare una un'esperienza innovativa e i ricercatori aprire nuovi scenari futuri. Ci sono scopi scientifici e didattici e allo stesso tempo il Comune non ne perde la disponibilità".
Tra le prime reazioni alla notizia quella di Aldo Milone, da poco nominato responsabile regionale del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia: "Nella scorsa legislatura – dice- Biffoni fece una conferenza stampa in pompa magna per presentare questi robottini che dovevano risolvere il problema sicurezza sulle piste ciclabili. feci subito presente che il costo rappresentava uno spreco di denaro pubblico e che lo stesso utilizzo in tema di sicurezza sarebbe stato inutile. Dopo circa 2 anni tutti i nodi sono venuti al pettine. Soldi dei cittadini completamente buttati al vento".
"Formalmente è un accordo di comodato tra noi e il Pin per regolarne la custodia .- afferma l'assessore Valerio Barberis, mente del progetto Riversibility – Questo ci permetterà di condividere questi prototipi con il mondo della ricerca universitaria. Gli studenti potranno fare una un'esperienza innovativa e i ricercatori aprire nuovi scenari futuri. Ci sono scopi scientifici e didattici e allo stesso tempo il Comune non ne perde la disponibilità".
Tra le prime reazioni alla notizia quella di Aldo Milone, da poco nominato responsabile regionale del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia: "Nella scorsa legislatura – dice- Biffoni fece una conferenza stampa in pompa magna per presentare questi robottini che dovevano risolvere il problema sicurezza sulle piste ciclabili. feci subito presente che il costo rappresentava uno spreco di denaro pubblico e che lo stesso utilizzo in tema di sicurezza sarebbe stato inutile. Dopo circa 2 anni tutti i nodi sono venuti al pettine. Soldi dei cittadini completamente buttati al vento".
(e.b)
Edizioni locali: Prato