Una lezione di legalità fuori dagli schemi per i settanta alunni delle quinte della primaria Santa Gonda, che questa mattina hanno dato inizio al progetto Indaghiamo sul fisco, realizzato in collaborazione fra la Polizia Municipale, il provveditorato e l'agenzia delle entrate.
“Parlare di tasse e di agenzia delle entrate ai bambini – ha spiegato Maria Gabriella Fabbri dirigente scolastica dell’ istituto comprensivo Iva Pacetti – è importante e fa parte di un percorso di legalità. L’obiettivo è di far capire ai bambini che le tasse sono finalizzate a pagare i servizi di cui tutti usufruiamo”. Concetti come evasore fiscale, gettito, non sono di facile comprensione, così insegnanti e polizia municipale hanno deciso per un approccio ludico, con addirittura un gioco per trovare gli evasori. “Oltre alle lezioni in classe con gli agenti della Municipale – ha spiegato la vice preside Maria Rosella Barba – abbiamo anche iniziato un percorso con i ragazzi per introdurli all’ argomento, abbiamo anche ideato un gioco dove i bambini diventano contribuenti e possono proporre come spendere le tasse”.
Per un giorno gli agenti saranno insegnati e cercheranno di spiegare agli alunni perché è importante pagare le tasse: “Partiamo dai più piccoli – ha spiegato Andrea Pasquinelli comandante della Municipale – per educare le nuove leve. Intanto a Prato lo scorso anno di sono recuperati 750 mila euro da evasione di vario tipo dalle imposte comunali a quelle sulla tassa di soggiorno o utilizzo improprio di contributi, anche se la parte del leone resta al sommerso di attività produttive”.
Il progetto è sostenuto dall’amministrazione comunale che, dopo la fase sperimentale, sta pensando di proseguire l’esperienza anche il prossimo anno.
“L’obiettivo – ha sottolineato l’assessore alla pubblica istruzione Maria Grazia Ciambellotti – è di insegnare ai bambini un percorso più ampio sulla legalità, coinvolgendo di riflesso anche le famiglie”.
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