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I 5 Stelle attaccano la compagna di Biffoni: “Privilegiata nel lavoro” Ma il comandate della Municipale: “Obbedisce a un mio ordine”


Esposto in procura dei consiglieri comunali per l'impiego in ufficio e non in strada dell'agente. Pasquinelli: "Lei ha chiesto di tornare ai servizi esterni, ma io ho respinto la richiesta vista la particolare situazione"


Redazione


Un esposto in Procura è stato depositato dai consiglieri 5 Stelle Capasso, La Vita e Verdolini per chiedere di indagare su un presunto caso di favoritismo nei confronti della compagna del sindaco Biffoni, agente di polizia municipale attualmente addetto a lavori di ufficio mentre la sua qualifica sarebbe di addetta ai servizi esterni. L'esposto fa seguito ad una interrogazione scritta al sindaco depositata in Consiglio e alla quale ha risposto il comandante della polizia municipale Andrea Pasquinelli spiegando come sia una sua decisione quella di non impiegare la compagna di Biffoni in servizi esterni, nonostante la stessa agente avesse fatto richiesta scritta di tornare al suo vecchio incarico con una lettera che è protocollata insieme alla risposta all'interrogazione.
Pasquinelli spiega di avere assunto in maniera autonoma la decisione in considerazione della particolare situazione dell'agente che, essendo compagna del sindaco, potrebbe essere soggetta a  "polemiche pretestuose e a una indesiderata sovraesposizione" nello svolgimento del suo lavoro, tale da pregiudicare anche la resa stessa del servizio.
I 5 Stelle spiegano di aver ricevuto diverse segnalazioni arrivate da agenti della polizia municipale che si lamentavano per la situazione. 
"La compagna del sindaco – si legge in una nota dei 5 Stelle – prima di partorire lavorava in servizio operativo su strada. Al momento in cui una agente comunica lo stato di gravidanza, come prevede la legge per la tutela della maternità per le lavoratici a rischio, viene tolta dal servizio operativo su strada ed assegnata temporaneamente ad un ufficio dove non ci sia contatto con l'utenza ovvero dove non siano rischi e dove resta fino al termine del periodo di allattamento, cioè fino ad un anno dopo il parto. Per accedere ai posti interni (cioè lavorare in un ufficio od in una squadra specialistica), a parte il temporaneo passaggio durante la gravidanza e l'allattamento, per accordi sindacali interni occorre avere 8 anni di anzianità e vincere una selezione interna quando viene messa a bando. Ad oggi la compagna di Biffoni pur avendo concluso da tempo il periodo di maternità, non è stata fatta rientrare al servizio operativo su strada ma risulta ancora impiegata in ufficio, senza avere l'anzianità di servizio e senza aver partecipato né vinto alcun bando interno". 
"Tutto ciò – concludono i 5 Stelle – non è rispettoso delle colleghe madri che ogni giorno prestano servizio su strada, e a nostro avviso può rappresentare un privilegio illegittimamente concesso".
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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