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Interventi a tappeto in tutto il territorio comunale di Prato per combattere la zanzara, in particolare la fastidiosissima tigre. Come ogni anno Asm, di concerto con l’amministrazione comunale, ha attivato il “piano di intervento” predisposto per ridurre il rischio di infestazione di zanzare. I trattamenti antilarvali sono cominciati ad aprile e proseguiranno fino ad ottobre. Il lavoro, in una prima fase, è consistito in sopralluoghi e ispezioni dei tecnici nei punti ritenuti più a rischio per la formazione di focolai infestanti: gore, fossati e caditoie. Questo ha consentito di disegnare una mappa dei punti da sottoporre a continuo monitoraggio; punti critici per i quali sono già stati effettuati i primi trattamenti antilarvali e antialati. I prodotti utilizzati sono quelli concordati con la Asl: principi attivi a basso impatto ambientale. All’attività di profilassi vengono abbinati interventi sulla zanzara adulta (antialato) se la prima fase è risultata insufficiente e il grado di infestazione risulta insopportabile.“L’amministrazione comunale – ha detto l’assessore all’Ambiente Goffredo Borchi – intende lavorare su questo problema che assilla le giornate dei pratesi, e intende farlo in modo attento e scientifico per limitare il fastidio dato dalla presenza delle zanzare anche in considerazione del fatto che la primavera finora è stata particolarmente piovosa e questo non ha certo contribuito ad allentare il problema”.Il ruolo di Asm è limitato solo ed esclusivamente alle aree pubbliche e perciò non può essere risolutivo senza l’impegno dei cittadini sulle aree di loro proprietà. Un recente studio dell’Istituto Superiore della Sanità ha rilevato che il 90% dei focolai di zanzare si sviluppa su aree private. Ecco che diventa importante adottare alcune semplici regole di comportamento che possono contribuire a tenere lontane le zanzare e soprattutto a ridurne la presenza. Proprio per questo un depliant con le informazioni utili a combattere le zanzare è in distribuzione presso le sedi delle circoscrizioni del Comune. Quattro, in particolare, i punti di attenzione: evitare la formazione di raccolta di acque stagnanti anche in piccole quantità e svuotare nel terreno, e non nei tombini, l’acqua di sottovasi, piccoli abbeveratoi, annaffiatoi e altri contenitori; mettere nelle vasche e nelle fontane ornamentali pesci rossi che si cibano di larve; coprire con zanzariere o con teli di plastica, facendo attenzione a non creare avvallamenti, i contenitori d’acqua come vecchie vasche da bagno, bidoni o fusti utilizzati per orti e allevamento di animali; in assenza di pioggia, dotare i tombini del giardino o del cortile di rete antizanzara.
