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La scelta della prefettura di organizzare la simulazione del guasto all'ascensore del catello dell'Imperatore per salvare un disabile rimasto bloccato sul camminamento, non poteva essere più realistica. Il problema si pone spesso e le segnalazioni sono maggiori in estate, quando si blocca il sollevatore, impedendo a chi è affetto da disabilità di raggiungere l'ingresso per assistere alla proiezione dei film.
Alle 10 in punto di questa mattina 22 luglio, Umberto Materassi referente Associazione Paraplegici Toscana, lancia l'allarme al 112 chiedendo aiuto, immediatamente in piazza delle Carceri arriva l'autoscala dei vigili del fuoco, una squadra del Saf e un'ambulanza della Misericordia inviata dal 118. Nell' arco di quindici minuti il disabile con la sua carrozzina viene trasportato a terra e accompagnato al Santo Stefano per gli accertamenti. Una macchina che prevede la sincronia di tutti gli ingranaggi: i vigili del fuoco che posizionano i mezzi, il personale del 118 che raggiunge immediatamente il disabile per constatare le sue condizioni, il personale del Saf che arrivato in cima al Castello imbraga la persona bloccata con la sua carrozzina, e rassicurandolo durante la discesa, lo affida allo staff medico.
"La chiave fondamentale per il successo di queste operazioni – ha spiegato il prefetto Adriana Cogode – è la capacità di fare squadra da parte dei soggetti coinvolti. I vigili del fuoco e il sistema sanitario lavorano in perfetta sincronia, dimostrando ancora una volta di essere il fiore all' occhiello del nostro Paese".
Durante la simulazione in tanti si sono fermati a guardare le operazioni: "Abbiamo utilizzato – ha sottolineato Stefania Fiore comandante provinciale dei vigili del fuoco – tecniche del soccorso speleo fluviale per situazioni impervie che prevedono l'ancoraggio della persona al cestello della nostra autoscala. E' intervenuto personale qualificato che durante la discesa ha rassicurato il disabile spiegando i vari passaggi".
Una richiesta, quella della simulazione , che arriva proprio da chi ogni giorno deve affrontare mille difficoltà per potersi muovere. "Abbiamo chiesto questo intervento – ha sottolineato Umberto Materassi referente Associazione Paraplegici Toscana – proprio per aiutare anche il personale del Castello a capire come intervenire in caso di bisogno".
Ad oggi l'ascensore funzione e, quindi, quello di oggi resta un esercizio teorico con la speranza che nulla cambi nei prossimi mesi.
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