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Gli studenti pratesi protagonisti della Giornata della memoria


Alla cerimonia organizzata in Prefettura gli studenti del Marconi, Buzzi e delle medie Buricchi e Gandhi hanno presentato i loro lavori: video, pietre d'inciampo vocali, manifesti e una riflessione sull'amicizia. Il presidente della consulta Famiglieretti: "Dobbiamo raccogliere il testimone di una generazione che sta scomparendo"


Redazione


"Siate le gambe della memoria" l'appello di  Tatiana Bucci una delle ultime sopravvissute al campo di sterminio di  Auschwitz, è stato raccolto dagli studenti pratesi che questa mattina, 27 gennaio,  durante la cerimonia commemorativa per la Giornata della memoria organizzata dalla Prefettura hanno presentato le loro riflessioni e lavori sulla Shoah.  
Un manifesto realizzato da Mattia Bardazzi dell'indirizzo grafico Marconi (la scuola ha consentito anche il collegamento su RadioCanale7 con il programma dal titolo “La Memoria Vive” e la diretta sul canale facebook e youtube) dove si trovano a contrasto un soldato e una bambina simbolo della tragedia e della speranza,  un video a cura di Stefano Pettrone allievo del Buzzi, un'installazione e una elaborazione vocale della storia di alcuni deportati pratesi nei campi di concentramento affidata agli studente della secondaria di primo grado Buricchi e infine una rivisitazione del libro "L'amico ritrovato" curata dagli studenti della scuola media Zipoli. Tutti emozionati nel presentare i propri lavori, ma in modo particolare Stefano che con il video ha voluto raccontare la sua storia di diversità: "Sono affetto da bipolarismo – ha raccontato – e spesso mi sento discriminato  come chi è stato rinchiuso nei campi di concentramento". E proprio sul tema della diversità ha insistito il prefetto Adriana Cogode: "Ancora oggi assistiamo a discriminazioni di vario genere: non siate indifferenti perchè da qui nasce superficialità verso quello che ci succede intorno". Francesco Famiglieretti presidente della Consulta degli studenti, invece, ha ricordato l'importanza della testimonianza nelle scuole da parte di chi ha vissuto l'esperienza tragica dei campi di concentramento: "Tra le tante figure un ricordo a Castellani che ha diffuso per anni il senso della memoria, oggi ancora di più affidato a noi giovani come passaggio di testimone" .  La manifestazione andrà in onda

Alla cerimonia oltre  agli studenti, e alle autorità militari e civili è stato invitato anche Enrico Piccini  il vicesindaco di Nonantola, comunità che durante la guerra ha salvato settanta ragazzi nascondendoli a Villa Emma, Angela Davis rappresentante della comunità ebraica e Elena Lenzi presidente del Soroptimist di Prato e l'artista Ferdinando Montagner i cui quadri sono stati esposti nella sede della Prefettura.
A pochi metri in linea d'aria altri studenti quelli del Livi, del Cicognini Rodari  del Copernico , Dagomari, Mazzoni e Bartoli al Politeama hanno assistito allo spettacolo "Il mio nome è tempesta. Il delitto Matteotti  di Emanuele Gamba.

L'Amministrazione Comunale di Poggio a Caiano ha proposto ai suoi studenti una mattinata di riflessione iniziata  con la cerimonia al monumento di piazza della Riconciliazione – Roberto Castellani, della deposizione di una corona in memoria delle vittime dell’oppressione nazista e la lettura di alcuni testi, e quindi, al Cinema Teatro Ambra, un incontro a cui hanno partecipato il sindaco Francesco Puggelli, i dirigenti degli Istituti scolastici di Poggio a Caiano ed il dottor Enrico Iozzelli del Museo della Deportazione di Figline di Prato, che è intervenuto con una relazione sulla vicenda della deportazione nell’area pratese.
Le celebrazioni si sono concluse con la premiazione del concorso sul “Giorno della Memoria” riservato agli studenti delle classi quinta Primaria (disegno) e terza secondaria di primo grado di tutti gli istituti poggesi. I tre vincitori della sezione elaborato scritto, in particolare, avranno la possibilità di partecipare al Viaggio della Memoria ai campi di concentramento di Mauthausen ed Ebensee che l’Anpi di Prato organizzerà all’inizio di maggio.
A Montemurlo il sindaco Simone Calamai ha deposto una corona d'alloro al cippo in memoria di Marcello Martini, il più giovane deportato politico italiano, sopravvissuto al campo di sterminio di Mauthausen e cittadino onorario di Montemurlo dal 2015.Alla cerimonia erano presenti anche l'assessore alla memoria Valentina Vespi, la presidente del consiglio comunale Federica Palanghi, la comandante della polizia municipale Enrica Cappelli, una rappresentanza della Tenenza dei carabinieri di Montemurlo e alcuni volontari dell'associazionismo locale.
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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