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Il 27 gennaio 1945 si aprirono le porte del lager di Auschwitz, simbolo dell’efferato eccidio, soprattutto contro gli ebrei, compiuto dalla barbarie nazista. Da quel fatidico anno, quel giorno è divenuto il momento in cui la memoria della tragicità del mondo si fa tangibile e accarezza il nostro ricordo. Piano piano, passo dopo passo, i testimoni viventi dell’atrocità nazista e dell’efferatezza della guerra sono sempre meno, lasciano il nostro mondo e si disperdono tra le nebbie del passato. Tocca ora alle nuove generazioni farsi carico di un impegno doveroso: ricordare lucidamente quello che è stato e tramandare ai posteri quanto l’uomo possa diventare una bestia incontrollata nelle frange della storia, quanto i fratelli del mondo riescano a odiarsi in maniera così non umana.Questo fine settimana Prato sarà protagonista di molti eventi volti proprio a commemorare, con il giorno della memoria 2010, il nostro ieri così tenebroso. Domani, sabato 30 gennaio dalle ore 15, in piazza San Marco presso la casa delle Memorie di guerra per la Pace, il Comitato Gay e Lesbiche di Prato sarà presente con un grande triangolo rosa (simbolo che veniva cucito sulle casacche degli internati omosessuali nei campi di concentramento) e con un triangolo nero (simbolo dei cosiddetti “asociali”, che serviva a marchiare anche le donne lesbiche). In tal modo si vuole sensibilizzare la popolazione sul sistematico sterminio, poco conosciuto, degli omosessuali, parallelo allo sterminio degli ebrei.Domenica 31 gennaio dalle ore 17 al Teatro Metastasio stabile della Toscana ci sarà “Il triangolo rosa”, a cura di Federico Tiezzi (ingresso libero), un pomeriggio di eventi riguardanti proprio la mattanza nei lager di chi era visto come diverso solo perché amava qualcuno del suo stesso sesso. In primis Gioele Dix leggerà brani sul tema delle persecuzioni e delle discriminazioni ai danni di omosessuali; successivamente la platea potrà vedere il video “Sandro Lombardi legge Konstantinos Kavafis. Dopo la proiezione del documentario “Paragraph 175”, si terrà una conversazione a cui parteciperanno Francesca Cavaciocchi (storica), Corrado Levi (artista), Giovanni Dall’Orto (giornalista) e Yael Dayan (attivista israelita per i diritti umani). Durante tutta la giornata, nel foyer del teatro sarà possibile visitare la mostra “Omocausto-lo sterminio dimenticato” a cura dell’Arcigay di Firenze e Pisa.
Elia Frosini