“Anche questa è formazione, ed è anzi una maniera particolarmente gradita ai ragazzi di parlare di impresa e di managerialità”: così Francesca Fani, vicepresidente dell’Unione Industriale Pratese spiega la scelta dell’associazione di aderire al progetto nazionale Managers, coinvolgendo le scuole medie superiori di Prato. Il progetto rappresenta un modo originale di far capire agli studenti cosa significhi gestire un’azienda, elaborare strategie, assumere decisioni: consiste in una gara condotta unicamente via internet, grazie da un programma che simula le condizioni in cui opera il consiglio di amministrazione di un’impresa. Forniti dati iniziali su profilo aziendale e strategie generali, i giovani sono invitati, in una sorta di gioco di ruolo, ad attribuirsi i diversi incarichi interni all’organo amministrativo di un’impresa, stabilendo il da farsi per portare avanti il business verso gli obiettivi fissati. Naturalmente lo stesso programma via web provvede ad introdurre a sorpresa tutti gli imprevisti con cui si trova a fare i conti chiunque conduca un’azienda: cambiamenti dei mercati, dei prezzi delle forniture, dei cambi, mancati pagamenti, inconvenienti ed opportunità di vario genere. “L’Unione ha fornito le risorse finanziarie necessarie alla partecipazione alla gara e alla collaborazione degli esperti di L-GEST, la società che coordina il progetto patrocinato da Confindustria – spiega Fani -. Hanno aderito alcune classi di quattro scuole pratesi: Buzzi, Gramsci-Keynes, Dagomari e Datini. Abbiamo riscontrato nei giovani interesse ed entusiasmo per questa esperienza per loro del tutto nuova.” Dopo un training interno a ciascuna scuola, il 7 aprile si è tenuta la sfida fra i quattro istituti: a vincere sono stati tre studenti dell’ITIS Buzzi, Marco Berni, Andrea Bianco e Giovanni Pinto, seguiti da tre studentesse del Gramsci-Keynes, Silvia Badini, Giada Berti e Shakira Polizzi. I sei studenti pratesi parteciperanno alla finale nazionale che si terrà entro maggio.
Giocando si impara a fare i manager: vincono Buzzi e Gramsci-Keynes
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