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“Prato ha bisogno di speranza, ha bisogno di recuperare la propria storica autostima basata sulla cultura del lavoro e ha bisogno di credere che la crisi del distretto ha una via d’uscita. La gente lo ripete continuamente a me e al sindaco e ci dice anche ce dobbiamo lavorare insieme. La ricetta secondo me sta nella competizione virtuosa fra Provincia e Comune, che ci permetterà di misurare la qualità delle risposte. E la Provincia punterà soprattutto sulle straordinarie potenzialità del Tavolo di distretto, sull’energia e sul binomio cultura e sviluppo”.Il presidente della Provincia Lamberto Gestri ha concluso questo pomeriggio la prima seduta del nuovo Consiglio provinciale parlando del lavoro da cominciare subito, il più possibile in sinergia con tutti i Comuni della Provincia. Ha ringraziato gli elettori e augurato buon lavoro ai consiglieri, ma soprattutto si è soffermato sui problemi che stanno di fronte a Giunta e Consiglio provinciale.“Il Tavolo di distretto dovrà essere la chiave di volta del rilancio di Prato, il luogo del confronto per le idee che siano in grado di agire su un modello di distretto che si modifica e che sarà diverso in futuro. A Prato ci sono troppe fabbriche sottoutilizzate o vuote, non possiamo pensare di abbatterle tutte per farci case, la vocazione industriale di Prato merita idee, risorse e coraggio – ha detto Gestri – Con il centro per la ricerca e l’alta formazione ad esempio abbiamo in mano uno strumento già nella fase di start up che promette di diventare un punto d’eccellenza di trasferimento tecnologico verso le aziende, che su questo fronte si aspettano di essere sostenute. Di Creaf dovrà discutere il Tavolo di distretto che dovrà decidere se Prato ci crede ed è disposta a investire”.Gestriha anche parlato del ruolo decisivo della Provincia nel coordinamento delle azioni, soprattutto per la coesione sociale, “perché alcune fasce della popolazione stanno sopportando di più il peso della crisi, penso al lavoro dipendente, alle piccole imprese e ai giovani. I giovani dovranno essere il nostro primo pensiero, il primo obiettivo del nostro lavoro”. “Voglio essere il presidente di tutti, anche di coloro che non mi hanno votato – ha concluso Gestri – La Provincia sarà aperta a tutti e la giunta, come ho già annunciato in campagna elettorale, si sposterà sul territorio insieme a me per ascoltare tutti”.Il consiglio ha poi provveduto ad eleggere Giuseppe Maroso presidente del Consiglio provinciale. Eletto alla seconda votazione con 15 voti e 8 schede bianche (nella prima servivano i due terzi dei voti). Questi, invece, i nomi dei capigruppo in Consiglio provinciale: Fabio Rossi per il Pd, Luca Mori per l’Italia dei Valori, Cristina Attucci per il Pdl e Francesco Querci per l’Udc.
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