E' un futuro incerto e pieno di interrogativi quello dei negozi di vicinato. Le aziende sono in crisi, i magazzini sono pieni di merce invenduta e la situazione, già difficile prima dell'emergenza coronavirus, si è ulteriormente complicata. Le previsioni di Confesercenti sono preoccupanti: “Si sperava in una riapertura con l’acceleratore, ma bisogna fare i conti con i consumatori e le tasche vuote. Il rischio chiusura – afferma il presidente provinciale Mauro Lassi – per molte imprese, soprattutto piccole e piccolissime c’è, inutile negarlo. Ma si tratta appunto di previsioni, che vanno pertanto contestualizzate in base ai vari scenari”. L'associazione di categoria chiede l'attuazione di riforme necessarie da molti anni: “E' adesso che occorre darsi da fare – ancora Lassi – anche perché non possiamo limitarci ad aspettare i soldi comunitari, arriveranno più avanti, e per molte imprese e molti lavoratori, potrebbe essere tardi. Una delle prime riforme da affrontare è quella fiscale. E a questo proposito per evitare ulteriori sofferenze al mondo dell’economia occorre che le scadenze fiscali siano posticipate. Serve una loro revisione, perché ora sono davvero complicate, e serve uno slittamento, altrimenti troppe imprese finiranno strozzate. Lo diciamo da tempo, speriamo che le istituzioni ci ascoltino”.