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Utilizzare i fondi sfitti per allargare lo spazio a disposizione della clientela per ristoranti e locali. E' l'ipotesi a cui stanno lavorando l'amministrazione comunale e le associazioni di categoria per venire incontro alle esigenze di questa tipologia di attività economiche anche alla luce dell'aumento dei contagi e delle nuove disposizioni del governo. D'estate, per garantire il distanziamento, è bastato dare a tutti la possibilità di sistemare tavoli e sedie all'esterno senza pagare il suolo pubblico. D'inverno è molto più complicato. Ecco perché istituzioni e associazioni di categoria stanno lavorando alle ipotesi dehors e all'utilizzo di fondi sfitti. "Soprattutto le attività non legate alla ristorazione sono di nuovo colpite in maniera molto forte dal decreto e sarà fondamentale da parte del Governo prevedere un sostegno economico per tutte le imprese colpite – sottolinea l'assessore alle attività produttive, Benedetta Squittieri -. Abbiamo immediatamente incontrato i rappresentanti delle categorie economiche soprattutto per capire quali azioni possiamo intraprendere come amministrazione comunale per aiutare queste realtà a lavorare al meglio in una fase particolarmente difficile".
Come nella prima fase della pandemia il tavolo di confronto resterà permanente e il Comune di Prato darà il proprio supporto sulla condivisione di una comunicazione univoca sui decreti, attraverso un volantino che commercianti ed esercenti potranno utilizzare e diffondere anche tramite social. Inoltre, per facilitare tutti i cittadini, verrà intrapresa una campagna per rendere più immediato e comprensibile l'utilizzo di tutte le informazioni già esistenti on line: l'uso del fascicolo sanitario elettronico, dello Spid per l'accesso ai servizi sanitari e per avere informazioni sull'esito dei tamponi, oltre a un invito che viene esteso a tutta la popolazione di scaricare la app Immuni per rendere più facile la tracciabilità di eventuali contatti con casi positivi.
Il tavolo di lavoro avrà al centro anche l'esigenza di ridurre il più possibile l'impatto dei cantieri sulle attività commerciali: "Soprattutto con l'avvicinarsi del periodo natalizio siamo ben consapevoli come una gestione il più possibile condivisa dei tempi dei cantieri possa agevolare i negozianti – ribadisce l'assessore alla Mobilità, Flora Leoni -. per questo i cantieri procederanno per brevi tratti alla volta e si interromperanno dai primi di dicembre per non creare ostacolo alle vendite del periodo natalizio". Unica eccezione, ovviamente, sarà per i cantieri a carattere di urgenza in genere legati ai sottoservizi.
C'è quindi la volontà di venire incontro a un settore già in ginocchio a causa del lockdown a cui le nuove disposizioni potrebbero dare il colpo di grazia. "Non si può colpevolizzare così un settore con misure restrittive che vanno a minare la sua stessa tenuta – afferma Tommaso Gei, presidente Fipe Confcommercio – Limitare l’apertura a mezzanotte e la somministrazione al banco alle 21.00, significa condannare un’ampia parte di attività alla chiusura con il rischio che non riescano a riaprire. Nel monitoraggio settimanale dell’Istituto nazionale della Sanità si legge chiaramente che, attualmente, il 77,6% dei contagi avviene in ambito domestico. Non sono i ristoranti, né i bar, né i locali un veicolo del virus e sicuramente non lo diventano in una determinata fascia oraria. A servire realmente sono i controlli rigorosi nelle vie su mascherine e assembramenti, altrimenti vogliamo ‘tenere l’acqua con le mani’ e continueremo a vedere gruppi di persone che si riuniscono in spazi aperti o nelle abitazioni".
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