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La chiesa del Sacro Cuore a Montemurlo stamani era gremita di persone per l'ultimo saluto a Naila Becherini, morta mercoledì 5 dicembre dopo una lunga malattia. Naila da quasi dieci anni era la segretaria del sindaco Mauro Lorenzini ed era molto conosciuta a Montemurlo, amata e stimata non solo per il suo lavoro ma anche per l'impegno nell'associazionismo locale.
In chiesa, oltre ai familiari, agli amici, ai parenti e ai colleghi di lavoro, erano presenti anche numerose autorità: il maggiore dei Carabinieri di Prato, Enrico Vellucci, il comandante della tenenza dei Carabinieri di Montemurlo, il luogotenente Quintino Preite, il maresciallo dei carabinieri Elia Alioto, una rappresentanza dei Vigili del fuoco del distaccamento di Montemurlo, l'ex sindaco di Montemurlo Ivano Menchetti, l'ex sindaco di Poggio a Caiano, Marco Martini. Inoltre erano presenti i rappresentanti delle associazioni locali, moltissimi imprenditori, professionisti e commercianti del territorio, con i quali Naila per ragioni istituzionali si era trovata a collaborare, lasciando in tutti un ricordo carico di affetto, stima e benevolenza.
« In questo momento così doloroso ci fa molto piacere sentire il calore e la vicinanza delle persone che hanno lavorato con la mamma o che semplicemente l'hanno conosciuta e le hanno voluto bene. Il loro affetto ci dà molta forza e per questo vogliamo ringraziare tutti di cuore» dicono con commozione i figli Barbara e Filippo Bindi.
Il sindaco Lorenzini alla fine dell'omelia funebre ha voluto ricordare Naila con parole cariche d'affetto:«Negli ultimi dieci anni della mia vita, quando arrivavo in municipio trovavo sempre Naila ad attendermi, puntuale di prima mattina: i giornali sul tavolo, la stanza riordinata, le piante innaffiate, l'agenda aperta con gli impegni della giornata. Come succede con le persone con cui si trascorrono molte ore del proprio tempo, con Naila si era creato un rapporto stretto di amicizia, un rapporto quasi familiare. Tutti i messaggi, le telefonate, le testimonianze che ho ricevuto in questi giorni sono il frutto del lavoro portato avanti da Naila, di ciò che in questi dieci anni hai saputo costruire con la sua professionalità e lealtà, con la sua capacità di stare in mezzo alla gente e di lavorare per l'interesse di quello che noi rappresentiamo, cioè la nostra comunità. Mi dispiace soltanto che un destino crudele ci abbia impedito di concludere insieme questo nostro percorso».
Edizioni locali: Montemurlo