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Fognatura industriale, consegnati i lavori del primo lotto. La presidente Mazzi: “Opera indispensabile finanziata dalle imprese private”


Previsto un investimento pari a 20 milioni di euro per realizzare in quattro anni 53 chilometri di rete


Redazione


Venti milioni di euro di costi, quattro anni di realizzazione ripartita in altrettanti lotti, 53 chilometri di rete: sono questi i numeri della fognatura industriale pratese, per la quale oggi 30 novembre è stato sottoscritto il contratto e sono stati consegnati i lavori per il primo lotto.
A siglare l’impegno una società di scopo con intero capitale del Consorzio Progetto Acqua, rappresentata dalla presidente Dalila Mazzi; esecutrice la Rosi Leopoldo spa, che si è aggiudicata la commessa per il 1° lotto a seguito di una gara indetta dal consorzio fra le imprese edili dell’area Prato-Pistoia-Lucca aderenti ad Ance Toscana Nord.
Un percorso lungo, quello che ha condotto alla realizzazione della fognatura industriale: è dal 2006 che è formalmente riconosciuta la necessità di adeguamento della rete fognaria pratese. In quell’anno infatti fu sottoscritto fra soggetti privati (Consorzio Progetto Acqua con l’allora Unione Industriale Pratese, oggi Confindustria Toscana Nord) ed enti pubblici locali, regionali e nazionali un accordo di programma che prevedeva la realizzazione di una fognatura per gli scarichi industriali, con le acque reflue civili e industriali che dovevano quindi essere veicolate alla depurazione attraverso reti differenziate. Il soggetto realizzatore doveva essere in origine Publiacqua ma poi, considerate le difficoltà e i tempi lunghi che si profilavano, il Consorzio Progetto Acqua ha chiesto e ottenuto di subentrarle e di realizzare l’opera con le proprie risorse. Le risorse per la realizzazione della fognatura industriale saranno infatti, allo stato attuale, interamente private. I lavori sono stati avviati nel tempo minimo reso necessario dai processi autorizzativi e dai passaggi tecnici.
Il 1° lotto dei lavori avrà inizio a breve e coinvolgerà il Macrolotto 1; seguiranno, nell’ordine, il Macrolotto 2, l’area industriale di Montemurlo e il Macrolotto 0. Il progetto esecutivo è della società Sineco di Milano, fra le più accreditate a livello nazionale. Si tratta di un’opera del tutto eccezionale in Italia – e non solo – per la sua natura di struttura privata unita alla ragguardevole estensione di 53 chilometri. Le rare reti fognarie industriali private in Italia sono generalmente molto più circoscritte e nate contestualmente ai depuratori in aree esclusivamente produttive; la singolarità della fognatura industriale pratese è, oltre che nell’estensione, nel suo nascere affiancandosi alla rete civile in aree in parte miste.
“Ci teniamo che l’opera non solo sia funzionale ma che abbia anche un profilo ottimale dal punto di vista ambientale –  spiega la presidente di Consorzio Progetto Acqua Dalila Mazzi -. Ad esempio abbiamo voluto che i materiali per i condotti siano riutilizzabili, sicuri e non impattanti, tanto che dove è possibile, per oltre il 70% del tracciato, verrà impiegato il gres. Una scelta più costosa di altre ma che ci dà più garanzie”.
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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