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Venti uomini in più per rimpolpare gli organici delle forze dell’ordine e un Tavolo permanente sull’immigrazione al quale parteciperanno anche imprenditori, sindacati e associazioni di volontariato. Sono queste le due novità più importanti annunciate stamani dal ministro dell’interno Roberto Maroni, in città per firmare il rinnovo del patto “Prato sicura”. Insieme a Maroni, al tavolo, il nuovo prefetto di Prato Maria Guja Federico, il vicepresidente della Regione Federico Gelli, il sindaco Roberto Cenni e il presidente della Provincia Lamberto Gestri. Da tutti è arrivato chiaro il segnale della sfida che Prato vuole raccogliere: quella di diventare un laboratorio per le politiche di integrazione e per la coesistenza civile. Una sfida che da oggi trova un alleato in più nel governo centrale, come ha ribadito il ministro Maroni, illustrando le peculiarità di questo Patto, che va a rinnovare e integrare quello sottoscritto nel 2007. “Un patto – ha detto Maroni – che credo ci permetterà di risolvere i problemi prima che diventino un fatto di ordine pubblico”.I venti uomini in più arriveranno entro 15 giorni e saranno così suddivisi: 8 poliziotti, 7 carabinieri 5 finanzieri specializzati nei reati di criminalità economica. Sempre entro la stessa data dovrebbe essere convocata la prima riunione del nuovo Tavolo, alla quale parteciperà nuovamente il ministro Maroni che da Roma porterà gli esperti del ministero sia in tema di immigrazione sia in tema di rispetto delle leggi sul lavoro.