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Provincia e Comune di Prato pareggiano i conti in sospeso. Da una parte c'è un credito vantato dalle casse comunali nei confronti di Palazzo Banci Buonamici che sfiora i 600mila euro per l'anticipazione, dal 2008 al 2015,del servizio di assistenza specialistica degli alunni disabili nelle scuole superiori residenti in città; dall'altra, quasi in risposta alla prima richiesta, c'è un conto da quasi 300mila euro che la Provincia vuole dal Comune per il monitoraggio atmosferico effettuato dal 2007 al 2010. Dopo una lunga guerra di carte bollate e di richieste di sospensiva presentate dalla Provincia e bocciate sia dal Tar che dal Consiglio di Stato, le due parti sono arrivate a più miti consigli per evitare di far lievitare ancora le spese legali. I due crediti saranno compensati per cui la Provincia dovrà versare 300mila euro al Comune che rinuncerà a interessi, rivalutazioni varie e naturalmente alla causa ancora in corso al Tar.
Il tiro alla fune tra i due enti è iniziato nel lontano 2014 quando il Comune ha presentato un'ingiunzione di pagamento di 430mila euro più interessi per l'assistenza alunni disabili effettuata tra il 2008 e il 2013. Provvedimento subito impegnato dalla Provincia che ha richiesto la sospensiva al Tar e dopo il diniego, al Consiglio di Stato. Nel frattempo sono arrivate le richieste di rimborso di 167mila per gli anni scolastici 2013/2014 e 2014/2015 che hanno portato il credito vantato dal Comune a quasi 600mila euro.
Lo scorso ottobre la Provincia ha "restituito il favore" presentando un conto da quasi 297mila euro per il monitoraggio dell'aria effettuato dal 2007 al 2010.
Entrambi gli enti si sono resi conto che la corda rischiava di spezzarsi senza alcun vincitore ed è iniziativa la trattativa che ha portato alla compensazione dei crediti.