Anche Prato e Montemurlo aderiscono al programma della Festa della Toscana, l'iniziativa che ogni anno, il 30 novembre, ricorda che nel 1786, per la prima volta nella storia degli Stati moderni, il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Lorena abolì la pena di morte. Gli eventi sono stati presentati dai presidenti dei Consigli comunali, Ilaria Santi e Antonella Baiano, e dagli assessori alla Pubblica istruzione, Maria Grazia Ciambellotti e Rossella De Masi.
Giovedì 29 e venerdì 30 il tema della pena di morte entrerà nelle scuole Malaparte, Mascagni, Mazzei e Cicognini di Prato e nella scuola Salvemini La Pira di Montemurlo. Il programma prevede altri momenti di riflessione: il 3 dicembre, alle 11, alla Sala Banti a Montemurlo lo spettacolo “Memorie del boia” portato in scena dalla compagnia Catalyst che poi, il 20 dicembre, sarà sul palco di Officina Giovani alle 10.30 per le scuole e alle 21.30 per chiunque vorrà assistere.
"Lavorare con i più giovani e affrontare con loro un argomento così attuale, anche attraverso un dibattito – hanno affermato Santi, Ciambellotti, Baiano e De Masi – riteniamo sia il modo migliore per indurre una riflessione e far conoscere questa parte di storia così significativa".
Festa della Toscana, le iniziative a Prato e a Montemurlo
Il 30 novembre la Toscana ricorda l'abolizione della pena di morte voluta nel 1786 dal Granduca Pietro Leopoldo di Lorena. Incontri nelle scuole e uno spettacolo teatrale per indurre i ragazzi a riflettere su un tema di grande attualità
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