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Oltre duemila partecipanti ,arrostite 4 quintali di castagne, questi i numeri della Festa della Castagna che nel fine settimana si è tenuta a Migliana. Ad organizzarla dopo qualche anno di stop il Comune e la Pro loco
“Ancora una volta l’associazionismo ha dimostrato le sue grandi capacità, la proloco ha risposto alle sollecitazioni dell’amministrazione con un impegno generoso e creativo – mette in evidenza il vicesindaco Maila Grazzini – la festa è stata una straordinaria opportunità, non solo ha contribuito alla valorizzazione gastronomica del prodotto più importante del bosco ma è stato un vero e proprio evento culturale, che ha consentito a molti di conoscere meglio il nostro territorio e la ricca tradizione che caratterizza la raccolta e la trasformazione delle castagne. ”. Significativa anche la collaborazione della parrocchia e del parroco don Luigi D’Arco.
Tante le famiglie con bambini che hanno scelto Migliana per la gita della domenica. Grande successo ha avuto l’affascinante visita storica alla cannicciaia delle Valli, guidata dalla proprietaria Gabriella Montini e da Luisa Ciardi della Fondazione Cdse a cui hanno partecipato una settantina di persone. Molto frequentato il mercatino di hobbistica e dei produttori del territorio che hanno fatto assaggiare le loro specialità.
E non è mancata la solidarietà. Nel corso dell’evento in molti hanno acquistato il calendario realizzato dalla Proloco con gli abitanti di Migliana a favore della sezione di Prato dell’Associazione italiana persone Down.
Alla buona riuscita della festa hanno contribuito la Filarmonica Giuseppe Verdi di Luicciana, che ha eseguito il concerto di apertura, e l’apprezzato, specialmente dai piccoli, spazio dedicato agli animali, con gli asini da soma, testimoni della migliore tradizione degli spostamenti in montagna.
Alla buona riuscita della festa hanno contribuito la Filarmonica Giuseppe Verdi di Luicciana, che ha eseguito il concerto di apertura, e l’apprezzato, specialmente dai piccoli, spazio dedicato agli animali, con gli asini da soma, testimoni della migliore tradizione degli spostamenti in montagna.
Tutto ha funzionato anche grazie al contributo dei volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri, mentre i bus navetta sono stati decisamente utilizzati.
Edizioni locali: Val di Bisenzio