Festa del 25 Aprile, Mazzoni: “Non diamo troppo peso alle contestazioni di pochi, dalla piazza è arrivato un bel segnale di unità”

E’ tutto nel segno della distensione il commento del coordinatore provinciale del Pdl Riccardo Mazzoni all’indomani della Festa della Liberazione. Un commento che contiene un apprezzamento convinto per il comportamento tenuto dalla stragrande maggioranza dei partecipanti di centrosinistra alle manifestazioni. “Ho rilevato con dispiacere – dice Mazzoni – che nei resoconti sul 25 Aprile a Prato è stato dato più rilievo alle contestazioni e ai fischi di una parte assolutamente minoritaria della piazza, che al significato più profondo che a mio parere la cerimonia di quest’anno ha evidenziato. Era il primo 25 Aprile celebrato a Prato con al timone una giunta di centrodestra, e c’era il timore che la sinistra – che in più occasioni ha dimostrato di ritenere la Liberazione come una Festa esclusivamente propria – potesse utilizzare la manifestazione a fini politici, com’era purtroppo accaduto a settembre nella commemorazione dei Martiri di Figline. Devo invece dare atto sia all’Anpi pratese che al centrosinistra pratese che questo domenica non è avvenuto. Il vicesindaco Borchi ha tenuto un discorso di grande spessore istituzionale e di grande equilibrio, ripercorrendo con rigore storico gli eventi che portarono alla fine del regime fascista e alla cacciata dei nazisti dalla Toscana e dall’intero territorio nazionale, con un appssionato e sentito ringraziamento all’eroismo dei partigiani pratesi e delle Forze alleate”.Quanto al riferimento ai ragazzi di Salò che scelsero di combattere dalla parte sbagliata – aggiunge Mazzoni -, Borchi non ha fatto altro che ribadire i concetti già espressi più volte dal presidente Napolitano, senza mai offuscare la verità storica, ma solo nel solco di quella pacificazione nazionale da tanti auspicata per arrivare finalmente a una memoria condivisa. Gli applausi convinti della quasi totalità della piazza e l’abbraccio finale tra Borchi e il presidente dell’Anpi Saccenti sono da salutare come un grande passo avanti per liberare il 25 Aprile da ogni strumentalizzazione politica. Questo a Prato domenica è avvenuto, e ritengo sia giusto rimarcarlo, al di là dei fischi di uno sparuto gruppetto di contestatori”.