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Si chiama “Ferragosto in carcere” e vuole essere un’iniziativa di denuncia dello stato in cui versa la quasi totalità dei penitenziari italiani, dove il sovraffollamento rende la vita impossibile ai detenuti mqa anche agli stessi agenti di custodia, costretti a lavorare in condizioni estremamente precarie. Promossa dai radicali, l’iniziativa si svolgerà in quasi tutte le carceri italiane. Per Prato, la visita alla Dogaia si terrà domani, venerdì 14 agosto alle ore 10, e vedrà protagonisti l’onorevole Antonello Giacomelli e laconsigliera regionale Cristina Pacini, entrambi del Pd, che accompagneranno nella visita ispettiva il segretario dell’associazione radicale Liber@MentePrato Vittorio Giugni. Ha aderito all’inziativa anche il dirigente sindacale pratese della Uil penitenziari Mauro Lai. A livello nazionale all’iniziativa hanno aderitocirca 150 parlamentari e consiglieri regionali di tutti i gruppipolitici (68 del PD, 26 del PdL, 14 dell’IdV, 9 radicali, 5 di RC edaltri di gruppi minori). “Le visite ispettive – spiegano i promotori – vogliono attirare l’attenzione del pubblico e dei legislatori sullo stato di grave disagio in cui versano tutte le comunità penitenziarie (personale, agenti e reclusi). In particolare sul sovraffollamento che, adesso, caratterizza i carceri italiani. Ed alla contemporanea mancanza di circa 5.000 unità di polizia penitenziaria rispetto agli organici previsti. Che costringe gli agenti in servizio a fare loro stessi quasi una vita da detenuti.A fronte di una capienza carceraria regolamentare di 43.300 detenutiin questo momento sono ospitate nelle nostre carceri oltre 63.500persone. Nel carcere di Prato a fronte di 419 posti disponibili sono oggi 650 i detenuti presenti, di cui ben il 56,61% stranieri. Con le visite ispettive ed i colloqui con i dirigenti delle carceri e con gli stessi detenuti verranno direttamente valutati dai parlamentari e consiglieri le condizioni effettive di vita all’interno dei reclusori nazionali”.
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